AGI - L'epidemia non rallenta: nuovi casi (+17,8%), ricoveri (+17,9%), terapie intensive (+11,2%) e decessi (+18,8%). La Fondazione Gimbe fotografa la situazione con il consueto monitoraggio riferito alla settimana 8-14 dicembre. Oltre 250 i casi per 100 mila abitanti in 26 province. In 7 giorni +236 mila nuovi vaccinati e 2,9 milioni di terze dosi. Con la variante Omicron e il sistema a colori si va verso una silenziosa e pericolosa congestione degli ospedali. Si segnala un aumento dei nuovi casi in tutte le regioni tranne Friuli-Venezia Giulia, Molise e provincia di Bolzano.
Aumentano quindi i ricoveri in area medica (+1.085), in terapia intensiva (+87) e i decessi (663 vs 558). Sul fronte vaccinazioni: l'80,5% della popolazione ha ricevuto almeno una dose, ma le persone non vaccinate sono quasi 6,4 milioni. Nel periodo 8-14 dicembre superato il target della struttura commissariale (+383 mila somministrazioni). Aumentano i nuovi vaccinati (+5,8%) e i richiami (+8,8%).
Secondo la Fondazione Gimbe, la pandemia è in fase critica per la convergenza di vari fattori: stagione invernale, ritardo iniziale nella somministrazione delle terze dosi, zoccolo duro di non vaccinati, festivita' natalizie e soprattutto la variante omicron, destinata secondo l'Ecdc a diventare prevalente in europa nei primi mesi del 2022.
I dati, nel dettaglio
Sostanzialmente, il monitoraggio nella settimana 8-14 rispetto alla precedente, un aumento di nuovi casi (124.568 vs 105.771) e decessi (663 vs 558). In aumento anche i casi attualmente positivi (297.394 vs 240.894), le persone in isolamento domiciliare (289.368 vs 234.040), i ricoverati con sintomi (7.163 vs 6.078) e le terapie intensive (863 vs 776).
Nello specifico, sempre rispetto alla settimana precedente, si registrano le seguenti variazioni: Decessi: 663 (+18,8%), di cui 21 riferiti a periodi precedenti. Terapia intensiva: +87 (+11,2%) Ricoverati con sintomi: +1.085 (+17,9%) Isolamento domiciliare: +55.328 (+23,6%) Nuovi casi: 124.568 (+17,8%) Casi attualmente positivi: +56.500 (+23,5%).
"Da due mesi - dichiara Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione Gimbe - continuano ad aumentare i nuovi casi con una media mobile a 7 giorni che passa da 2.456 il 15 ottobre a 17.795 il 14 dicembre". Incrementano nettamente i rapporti positivi/persone testate (da 3,6% a 23,9%), positivi/tamponi molecolari (da 2,4% a 9,5%) e positivi/tamponi antigenici rapidi (da 0,07% a 0,81%). In tutte le Regioni ad eccezione di Friuli-Venezia Giulia, Molise e Provincia Autonoma di Bolzano si rileva un incremento percentuale dei nuovi casi: dal 4,4% dell'Abruzzo al 94,8% della Basilicata.
In 26 Province l'incidenza supera i 250 casi per 100.000 abitanti: Trieste (601), Treviso (573), Bolzano (568), Padova (552), Vicenza (541), Imperia (450), Venezia (434), Rimini 411), Verbano-Cusio-Ossola (361), Pordenone (346), Gorizia (332), Forli'-Cesena (330), Ravenna (321), Verona (320), Rovigo (298), Aosta (290), Savona (288), Ferrara (287), Belluno (286), Reggio nell'Emilia (285), Bologna (268), Varese (267), Trento (265), Monza e della Brianza (260), Mantova (253) e Biella (252).
In aumento anche i decessi: 663 negli ultimi 7 giorni (di cui 21 riferiti a periodi precedenti), con una media di 95 al giorno rispetto agli 80 della settimana precedente. "Sul fronte ospedaliero - afferma Renata Gili, responsabile Ricerca sui Servizi Sanitari della Fondazione Gimbe - aumentano ancora i posti letto occupati da pazienti Covid: +17,9% in area medica e +11,2% in terapia intensiva rispetto alla settimana precedente".
A livello nazionale, al 14 dicembre, il tasso di occupazione da parte di pazienti Covid e' dell'11,9% in area medica e del 9,5% in area critica, con notevoli differenze regionali: la Provincia Autonoma di Bolzano supera la soglia del 15% in area medica (17,2%) e del 20% in area critica (22%); le soglie del 15% per l'area medica e del 10% per l'area critica risultano entrambe superate in Calabria (19,4% area medica e 11,0% area critica), Friuli-Venezia Giulia (24,5% area medica e 16,0% area critica), Liguria (17,0% area medica e 12,2% area critica) e Provincia Autonoma di Trento (19,7% area medica e 20,0% area critica). Inoltre, per l'area medica si colloca sopra la soglia del 15% la Valle D'Aosta (21,2%), mentre per l'area critica superano la soglia del 10% Emilia-Romagna (10,3%), Lazio (12,0%), Marche (14,4%), Molise (10,3%) e Veneto (13,3%).
Nonostante l'aumentata pressione sugli ospedali, nelle ultime settimane si è progressivamente ridotta la percentuale dei pazienti ricoverati in area medica e in terapia intensiva sul totale degli attualmente positivi. In particolare, per l'area medica la media mobile a 7 giorni è scesa dal 3,47% del 7 novembre al 2,41% del 14 dicembre e per le terapie intensive dallo 0,47% del 21 ottobre allo 0,30% del 14 dicembre.
"A fronte di un numero di tamponi sostanzialmente stabile - spiega Cartabellotta - questo dato è verosimilmente da imputare all'incremento delle terze dosi, che riportano l'efficacia a valori più elevati". "Sul fronte delle terapie intensive - puntualizza Marco Mosti, Direttore Operativo della Fondazione GIMBE - preoccupa tuttavia l'aumento degli ingressi giornalieri: la media mobile a 7 giorni sale a 70 ingressi/die rispetto ai 59 della settimana precedente".