AGI - La Commissione Tecnico Scientifica di Aifa, al termine della riunione di oggi, ha approvato l'estensione di indicazione di utilizzo del vaccino Comirnaty (Pfizer) per la fascia di età 5-11 anni, con una dose ridotta (un terzo del dosaggio autorizzato per adulti e adolescenti) e con formulazione specifica. Lo rende noto l'Aifa.
La vaccinazione avverrà in due dosi a tre settimane di distanza l'una dall'altra. I dati disponibili - rileva la CTS - dimostrano un elevato livello di efficacia e non si evidenzino al momento segnali di allerta in termini di sicurezza. Al fine di evitare possibili errori di somministrazione la CTS raccomanda, per la fascia di età in oggetto, l'uso esclusivo della formulazione pediatrica ad hoc suggerendo quando possibile l'adozione di percorsi vaccinali adeguati all'età.
Nel parere, la CTS osserva che "sebbene l'infezione da SARS-CoV-2 sia sicuramente più benigna nei bambini, in alcuni casi essa può essere associata a conseguenze gravi, come il rischio di sviluppare la sindrome infiammatoria multisistemica (MIS-c), che può richiedere anche il ricovero in terapia intensiva". Infine la CTS sottolinea che "la vaccinazione comporta benefici quali la possibilità di frequentare la scuola e condurre una vita sociale connotata da elementi ricreativi ed educativi che sono particolarmente importanti per lo sviluppo psichico e della personalità in questa fascia di età".
Rezza: "Possibili dosi a metà dicembre"
"Il vaccino potrebbe essere disponibile intorno alla metà di dicembre", ha detto all'AGI Giovanni Rezza, direttore generale della prevenzione al ministero della Salute, oggi ad Arezzo in occasione della seconda giornata del Forum Risk Management in Sanità. "Ci sarà la possibilità di vaccinare i bambini compresi nella fascia di età tra i 5 e gli 11 anni. E' importante proteggerli perché anche se raramente possono andare incontro alle complicanze, la loro protezione servirebbe anche a diminuire la velocità di circolazione del virus"
L'Ecdc: "Priorità per under 12 a rischio"
Anche il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) ha pubblicato le sue 'Considerazioni provvisorie sulla salute pubblica per la vaccinazione contro il Covid-19 nei bambini'. Secondo l'Ecdc, i bambini di età compresa tra i 5 e gli 11 anni che rischiano di contrarre una forma grave di Covid-19 dovrebbero essere considerati un gruppo prioritario per la vaccinazione, come negli altri gruppi di età".
Il documento è stato pubblicato a seguito della raccomandazione dell'Ema del 25 novembre scorso sul vaccino agli under 12.
"I tassi di ospedalizzazione e la percentuale di casi ospedalizzati con Covid-19 nei bambini di età compresa tra i 5 e gli 11 anni sono aumentati, in linea con i casi in altri gruppi di eta', ma rimangono a livelli molto piu' bassi nei bambini rispetto agli adulti", si legge in una nota dell'Ecdc.
Tuttavia, "anche i bambini senza fattori di rischio sono suscettibili di malattie gravi e di ospedalizzazione, quindi si potrebbe prendere in considerazione la vaccinazione di tutti i bambini di eta' compresa tra 5 e 11 anni, tenendo conto dell'epidemiologia SARS-CoV-2 a livello nazionale", hanno precisato gli esperti. In ogni caso, hanno aggiunto, "la vaccinazione dei bambini non può essere considerata un sostituto della vaccinazione degli adulti".
"L'aumento del tasso di vaccinazione nella popolazione adulta ammissibile rimane la priorità principale delle campagne di vaccinazione contro il Covid-19", si precisa nel documento.