AGI - Continua a crescere la curva delle sindromi simil-influenzali in Italia con un livello di incidenza pari, nella 46esima settimana del 2021, a 4,8 casi per mille assistiti. La maggior parte dei casi segnalati sono riconducibili ad altri virus respiratori diversi da quelli influenzali. È quanto riporta il bollettino Influnet dell’Istituto superiore di sanità sull'influenza.
Nella quarantaseiesima settimana del 2021, viene spiegato, i casi stimati di sindrome simil-influenzale, rapportati all’intera popolazione italiana, sono circa 283.000, per un totale di circa 1.080.000 casi a partire dall’inizio della sorveglianza.
La curva epidemica delle sindromi è in aumento e sopra la soglia epidemica. Nella stagione 2019-2020 (ultima in cui è stata osservata un’epidemia stagionale di sindromi simil-influenzali), in questa stessa settimana, il livello di incidenza era pari a 2,15 casi per mille assistiti inferiore a quello osservato nell’attuale stagione (4,77).
Sei Regioni (Val d’Aosta, Friuli-Venezia Giulia, Campania, Basilicata, Calabria, Sardegna), specifica il documento, non hanno ancora attivato la sorveglianza Influnet. Colpiti maggiormente i bambini al di sotto dei cinque anni di età in cui si osserva un’incidenza in crescita pari a 21,2 casi per mille assistiti.
Tra le Regioni che hanno attivato la sorveglianza, Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia-Romagna, Marche, Lazio, Abruzzo, Puglia e Sicilia si registra un livello di incidenza delle sindromi simil-influenzali sopra la soglia basale. Sono stati segnalati 280 campioni clinici ricevuti dai diversi laboratori afferenti alla rete InfluNet e, tra i 259 analizzati, 5 (2%) sono risultati positivi per influenza, 4 di tipo A (2 di sottotipo H3N2 e 2 di sottotipo H1N1pdm09) e uno di tipo B. Nell’ambito dei suddetti campioni analizzati, 10 sono risultati positivi al SARS-CoV-2.