AGI - La figlia di un anno di una coppia italiana, una bambina che porta il nome di una fata, nata in Ucraina con tecniche di maternita' surrogata, è stata abbandonata dai genitori e oggi rientra in Italia per essere affidata ad una nuova famiglia.
Il Servizio per la cooperazione internazionale di polizia (Scip), ufficio interforze della Direzione centrale della Polizia criminale, guidata dal prefetto Vittorio Rizzi, ha gestito la conclusione felice di una storia triste, che finisce oggi con il rientro della bambina a Malpensa da Kiev.
I genitori italiani erano andati in Ucraina nell'agosto del 2020 - in una delle parentesi concesse dal Covid per gli spostamenti aerei - per coronare il loro desiderio di avere un figlio attraverso una madre surrogata. Dopo il riconoscimento della bambina, la coppia è rientrata però in Italia, affidando la piccola ad una baby-sitter reperita sul posto attraverso un'agenzia interinale.