AGI - Impallinato nei giorni scorsi, probabilmente durante una battuta di caccia, un raro esemplare di astore sardo non potrà pi volare. Personale dell'agenzia regionale Forestas ha trovato il 29 ottobre il giovane rapace della specie 'Accipiter gentilis arrigonii' nelle campagne di Desulo (Nuoro), ferito da una fucilata sparata in concomitanza con le giornate di caccia al colombaccio. Nel novembre dell'anno scorso era stato abbattuto un altro esemplare.
In quello recuperato la scorsa settimana l'articolazione dell'ala destra risulta compromessa, come riscontrato nel Centro d'allevamento e recupero fauna selvatica (Carfs) di Forestas, a Bonassai-Olmedo (Sassari), il centro regionale specializzato in chirurgia veterinaria dove l'animale è stato trasferito. I pallini che l'hanno colpito non gli consentiranno di tornare alla vita selvatica: l'astore non sarà abbattuto, ma è condannato a quello che Forestas chiama 'ricovero perpetuo'.
L'astore sardo è una delle sottospecie classificata in pericolo in Italia, così come l'aquila del Bonelli: ha un'apertura alare di 86-120 centimetri, maggiore nelle femmine, e un peso fra i 780 e i 880 grammi nelle femmine e 520-600g nei maschi.
Tra le sue prede merli, colombacci, picchi, pernici, quaglie e cornacchie, oltre a piccoli mammiferi.
L'agenzia regionale segnala come il ritrovamento di animali selvatici feriti da armi da fuoco sia la punta dell'iceberg di quelli di specie protette abbattuti illegalmente ogni anno in Sardegna.