AGI - Chi aveva la Ferrari, chi la barca, chi molteplici appartamenti, chi un autonoleggio con 27 auto, chi una scuola di ballo. E c’è persino chi si è inventato di avere dei figli. C’è un po’ di tutto tra coloro che hanno percepito indebitamente il reddito di cittadinanza e che è finito nella rete di controlli dei Carabinieri nell'operazione “Ogaden”,
Ecco alcuni casi eclatanti.
A Collepasso (LE), un soggetto ha dichiarato la presenza nel proprio nucleo familiare di sei minori stranieri mai censiti in quel comune, senza avere con gli stessi alcun vincolo di parentela e con l'indicazione dei dati anagrafici priva del luogo di nascita e della nazionalità. Nello stesso Comune pugliese una coppia ha inserito nel proprio nucleo familiare la presenza di altri familiari, in realtà residenti in Germania.
A Nova Siri (MT), i Carabinieri hanno deferito un cittadino asiatico per aver dichiarato falsamente la presenza in Italia della moglie e delle due figlie, che così hanno percepito il reddito pur abitando di fatto nel Paese d’origine.
A Napoli si registra il caso curioso di un uomo del quartiere Stella, presente in due distinti nuclei familiari che avevano ambedue chiesto e ottenuto il beneficio.
In provincia di Caserta un soggetto ha falsamente dichiarato di far parte di un nucleo familiare composto da più persone, di fatto invece inesistente.
A Santeramo in Colle (BA) una donna è stata segnalata all’Autorità Giudiziaria perché si era “dimenticata” di indicare, non solo la targa o l’estremo di registrazione di un veicolo di proprietà, ma addirittura il coniuge. I Carabinieri in questo caso hanno appurato che la donna, al fine di percepire il reddito di cittadinanza aveva richiesto la residenza anagrafica in una via del comune santeramano che altro non era lo stesso appartamento in cui domiciliava e risiedeva il marito, ovvero un unico appartamento, con due ingressi diversi.
In provincia di Caserta 8 persone dello stesso nucleo familiare hanno falsamente attestato di appartenere a 3 distinte famiglie e di risiedere in altrettante unità abitative, pur abitando nello stesso stabile.
In provincia di Avellino un 70enne convivente con un funzionario comunale (non indagata) possedeva una Ferrari, numerosi immobili e terreni di proprietà. Sempre in provincia di Avellino, percepiva il reddito di cittadinanza un 50enne, ritenuto il reggente del clan camorristico “Cavalese”, operante in zona.
Ad Isernia una donna, titolare di una società di autonoleggio e proprietaria di 27 autoveicoli, con false attestazioni relative alla residenza, al reddito percepito e all’attività lavorativa, ha indebitamente ottenuto il reddito di cittadinanza.
Ad Aradeo (LE) un individuo, oltre a essere agli arresti domiciliare, è risultato intestatario di una grossa imbarcazione da diporto.
A Taranto un 71enne disoccupato era proprietario di ben 17 autovetture e di una motocicletta, tra cui una BMW, 1 Mini Cooper, 3 Jeep, 2 Smart e una Kawasaki Ninja.
A Talsano (TA) un uomo risultava proprietario di 4 veicoli, di cui due di lusso. Inoltre un percettore del reddito faceva parte di un nucleo familiare che, nell’ultimo triennio, aveva dichiarato rispettivamente redditi pari a euro 324.000, 143.000 e 164.000.
In provincia di Caserta aveva chiesto il reddito di cittadinanza un soggetto appartenente a un nucleo familiare i cui componenti erano titolari di due imprese con reddito annuo di circa 150.000,00 euro complessivi. Nella stessa provincia un soggetto ha falsamente attestato di essere nullatenente pur se intestatario di più immobili.
A Castelfranci (AV) un 22enne, figlio di un dipendente comunale, ha effettuato un cambio di residenza fittizio, costituendo un nucleo familiare a sé stante, pur rimanendo a vivere all’interno della stessa abitazione della madre che è titolare di un’azienda agricola produttrice di uve da vino particolarmente pregiate.
Ad Avigliano (PZ) un gestore di una scuola di ballo.
A Campobasso un 19enne ha presentato domanda di ammissione al beneficio del Reddito di Cittadinanza pur risultando proprietario di tre immobili, non dichiarati.