AGI - I leader dei paesi G20 sono a un bivio: rendere i vaccini un “”bene pubblico globale” in grado salvare milioni di vite oppure confermare l’attuale strategia di azione consentendo all’industria farmaceutica di continuare a realizzare grandi profittie di avere l’esclusiva nella produzione delle dosi. È quanto denuncia il flash-mob organizzato stamani a Roma dagli attivisti di Oxfam, Emergency e Amnesty International (membri della People’s Vaccine Aliance) alla vigilia del G20 dei leader di Governo, in programma il 30 e 31 ottobre.
“L’Organizzazione Mondiale della Sanità solo pochi giorni fa ha confermato quanto denunciamo da tempo: senza un radicale cambio di rotta la pandemia continuerà a fare vittime per tutto il 2022 e aumenterà il rischio di pericolose varianti – hanno dichiarato le tre organizzazioni – Per questo chiediamo ai leader del G20 di mettere in campo soluzioni efficaci e immediate per salvare vite e affrontare un’emergenza che sta sempre più spaccando in due il pianeta".
È perciò "cruciale che siano sospesi i diritti di proprietà intellettuale per vaccini, test e trattamenti Covid-19 detenuti dall’industria farmaceutica, sostenendo la proposta presentata un anno fa da Sud Africa e India e supportata da più di 100 paesi all'Organizzazione mondiale del commercio. Una strada che, se imboccata, consentirà di aumentare la produzione mondiale di vaccini e soddisfare la domanda di dosi, in stati che non possono permettersi di pagare i prezzi applicati dall’industria farmaceutica", hanno continuato gli attivisti.
Al Governo italiano, "presidente di turno del G20, chiediamo inoltre di prendere finalmente una posizione chiara sul tema, seguendo la strada tracciata dal Presidente Usa Joe Biden e facendosi promotore, in seno all’Unione Europa, di un nuovo corso a favore della sospensione temporanea dei brevetti”, hanno concluso.