AGI - Tutto chiuso a Catania. Lo sono oggi e domani scuole e attività commerciali non essenziali, a causa dell'emergenza meteo che non è finita. E' previsto, infatti, un imminente e ulteriore peggioramento. Oggi allerta arancione, domani rossa. Pressante l'invito a stare a casa.
Il ciclone medicane è stato segnalato già ieri pomeriggio a sud-est della Sicilia, pronto a flagellare l'isola per la seconda volta dopo l'ondata di maltempo che ha spazzato via tre vite umane e messo in ginocchio Catania e la sua provincia.
Il ciclone, secondo i meteorologi, potrebbe muoversi verso nord arrivando, tra la sera di oggi e la mattina di venerdì sulle coste orientali della Sicilia Orientale e Calabria ionica con una potenza che, in mare, potrebbe determinare onde alte oltre 4 metri e mezzo. Il Centro coordinamento soccorsi è attivo, non si è mai fermato e il piano con la massima mobilitazione di uomini e mezzi è scattato. Rinforzi e squadre dei vigili del fuoco sono giunti anche da altre regioni.
L'amministrazione comunale etnea ha disposto anche l'apertura del PalaSpedini per accogliere senzatetto e senzafissa dimora e proteggerli dalle pesanti condizioni meteo che possono mettere a rischio la loro incolumità.
Il prefetto Maria Carmela Librizzi ha deciso la chiusura di tutti gli uffici pubblici del capoluogo etneo e della provincia, inclusi gli uffici giudiziari, invitando "ancora una volta la popolazione a non uscire dalle proprie abitazioni nei giorni di peggioramento delle condizioni meteo limitando le uscite solo per situazioni di assoluta necessità".
Il provvedimento scaturisce dall'incontro di ieri in prefettura alla presenza del capo di dipartimento nazionale della Protezione Civile, Curcio "laddove è stata ribadita l'esigenza di prevenire e pianificare tutti le misure atte a salvaguardare l'incolumità pubblica". Scuole, edifici comunali, giudiziari, impianti sportivi e aree verdi saranno chiusi anche a Caltagirone. Il sindaco, Fabio Roccuzzo, raccomanda ai cittadini "massima cautela" e assicura: "Io stesso e la Giunta rimarremo operativi per tutta la durata dell'emergenza".
Pure i sindaci del Siracusano, dopo la proclamazione dell'allerta arancione della Protezione civile, hanno disposto la chiusura delle scuole. In merito alla situazione del capoluogo, il sindaco Francesco Italia ha ordinato la chiusura dei mercati rionali, degli impianti sportivi cittadini pubblici e privati all'aperto, dei parchi pubblici, compresi il Parco archeologico della Neapolis, il Castello Maniace ed il Castello Eurialo, dei cimiteri ed il divieto di attività collettive all'aria aperta. Il presidente del Tribunale di Siracusa, Dorotea Quartararo, ha deciso di prorogare fino a domani la sospensione delle udienze.