AGI - È caos nei porti italiani dopo la doppia circolare del Viminale per l’entrata in vigore dell’obbligo del Green pass con il rischio di un blocco dell’intero settore.
A Trieste, in particolare, le organizzazioni sindacali hanno minacciato il blocco del porto lamentato l'oggettiva impossibilità per tutti i lavoratori non vaccinati di effettuare i tamponi a causa delle difficoltà del sistema sanitario (farmacie comprese) di far fronte alle richieste e per questo hanno chiesto una proroga del termine del 15 ottobre per l'entrata in vigore dell'obbligo di Green pass.
A Trieste dopo la pandemia e i pesanti segni meno dello scorso anno, il traffico merci ricominciava a crescere a doppia cifra. Il primo trimestre 2021 aveva visto una crescita del 19,47% di treni movimentati (4.657 unità) e un balzo per il comparto del RO-RO (carichi su ruote come camion o mezzi pesanti) del 38,87%, pari a 147.760 unità. I volumi totali, dopo mesi di lieve calo, sono esplosi a giugno invertendo la rotta e crescendo del 12,73%.
L'ultima circolare del Viminale sui controlli ha precisato che gli operatori economici operanti nel settore portuale, per evitare le situazioni "di grave difficoltà" che potrebbero derivare dal mancato possesso della certificazione verde da parte di un consistente numero di dipendenti, potranno valutare in autonomia, “ogni possibile modalità organizzativa ai fini dell'acquisizione del green pass da parte dei dipendenti che ne siano sprovvisti". Anche, viene sottolineato, mettendo a disposizione del personale in questione test molecolari o antigenici rapidi.
Al Porto di Gioia Tauro la società Mct, che gestisce il terminal portuale, ha invitato i dipendenti a comunicare per tempo l'eventuale mancanza del certificato verde al fine di "mitigare le criticità organizzative" e per sostituire il personale inidoneo per mancanza di certificazione.
Al momento, secondo quanto apprende l'AGI da fonti sindacali, la comunicazione non ha suscitato proteste e la situazione appare tranquilla.
Secondo le stesse fonti, però, considerato che l'obbligo scatterà tra pochi giorni, non è da escludere che nelle prossime ore l'applicazione della normativa possa suscitare reazioni da parte delle maestranze. "Il problema - spiega Salvatore Larocca, segretario regionale della Filt Cgil - si porrà soprattutto per i dipendenti della Mct, che sono 1.350, fra i quali ci potrebbe essere una percentuale significativa di lavoratori sprovvisti della certificazione, mentre non ci dovrebbero essere probllemi per gli operatori esterni trattandosi di realtà con poche decine di occupati. Noi abbiamo chiesto alla Mct un incontro ma l'azienda ha risposto che si atterrà alle disposizioni del decreto, iniziando con i controlli dal 15".
A Palermo sembra prevalere la "linea del rigore" rispetto alle tensioni che si stanno verificando in altre città.
"Non abbiamo in questo momento problemi - dice Giuseppe Todaro, presidente di Portitalia e Osp (Operazioni e servizi portuali) ad AGI - in questi mesi abbiamo svolto una grande campagna di sensibilizzazione per la vaccinazione con una percentuale di adesioni molto elevata, peraltro in linea con la media nazionale. E nei prossimi giorni prevediamo fino a due responsabili per ogni squadra per controllare il possesso del Green pass". Todaro quindi esclude disagi per l'attività operativa: "Siamo preparati a eventuali defezioni anche grazie a un numero consistente di personale e la possibilità di coprire con eventuali straordinari".
Sindacati chiedono intervento per il settore dei trasporti
Anche i sindacati sono intervenuti con una richiesta al Viminale di indicazioni per tutti i settori dei trasporti. "Nella relativa logica dei servizi essenziali e accessori indispensabili rispetto a tutti, riteniamo di richiedere l'estensione della raccomandazione a tutti i settori dei servizi ausiliari ed accessori collegati" , Fit Cisl Salvatore Pellecchia e Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi in una lettera inviata al ministero dell'Interno e al ministero dei Trasporti e delle infrastrutture sostenibili.