AGI - L'attività vulcanica nell'isola di Vulcano, nelle Eolie, si è intensificata e ha spinto le autorità a evacuare alcune abitazioni. In contrada Porto Levante, spiegano i carabinieri, diversi abitanti avevano segnalato la presenza di fumi provenienti dal sottosuolo e malori ad alcuni animali domestici.
Accorso sul posto, il team del'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha confermato che vi era in atto un fenomeno di degassamento con percentuale di anidride carbonica al di sopra dei valori normali. I residenti delle abitazioni sono stati trasferiti in una una struttura ricettiva, altri presso abitazioni di familiari residenti nell'isola.
All'inizio di ottobre il Dipartimento della Protezione Civile aveva disposto il livello di allerta "giallo - stato di attenzione" per l'isola di Vulcano, a seguito delle variazioni significative di diversi parametri del monitoraggio vulcanico, rilevate nelle ultime settimane dall'Ingv e dal Cnr-Irea. Sul cratere è visibile un'intensificazione dell'attivita' di emissione di fumarole ricche in gas a temperature elevate.
"Giornalmente c'è un continuo aumento di tutti i parametri, dal flusso del gas alla deformazione del suolo", spiega all'AGI Stefano Branca.
"È un processo lento e graduale - continua Branca - quella zona (contrada Porto Levante, ndr) è nota da questo punto di vista e ha sempre maggiori problematiche. Questa stessa cosa è capitata anche durante la crisi degli anni Ottanta. Noi continuiamo a monitorare".
"Si stanno modificando anche i valori nell'area sommitale del vulcano", ha detto, nel corso di una diretta su Facebook, il sindaco di Lipari, Marco Giorgianni. Nelle ultime ore "si è intensificava su Vulcano una attività di monitoraggio - ha spiegato il sindaco - per verificare i livelli di presenza di Co2 e se questa condizione sia legata a quel posto (contrada Porto Levante, dove è avvenuta l'evacuazione ndr.) o ad altri luoghi con le stesse caratteristiche. I vigili del fuoco stanno verificando, e a seguito di questo monitoraggio vedremo se l'area interessata da questo fenomeno è piccola, la stessa nella zona del campeggio interessato dallo stesso fenomeno alla fine degli anni Ottanta, oppure se sia più estesa. Aspettiamo gli esiti del monitoraggio e prenderò i provvedimenti conseguenziali".
Quanto all'area sommitale del vulcano, il sindaco, che questa mattina ha varato una ordinanza in cui si danno indicazioni di comportamento alla popolazione, ha affermato di accingersi a prendere "misure più restrittive per gli accessi".
Nel bollettino del 5 ottobre scorso l'Ingv affermava che "l'isola di Vulcano, gia' in condizioni ordinarie ossia con livello di allerta Verde, presenta una certo grado di esposizione a fenomeni pericolosi quali gas tossici o asfissianti rilasciati dalle fumarole e con temperature elevate in diverse aree del cratere e di Vulcano Porto e Spiaggia di Levante, ed in generale per la grande vicinanza del principale centro abitato al centro attivo di La Fossa".
"Va sottolineato - prosegue il bollettino - poi che l'emissione di gas non avviene esclusivamente nelle zone dove ci sono fumarole ben visibili. La propagazione del gas puo' avvenire infatti anche in modo diffuso, attraverso il suolo, e senza che ci siano segni evidenti a segnalarne la posizione, come i caratteristici depositi gialli di zolfo che si notano sul bordo craterico. Queste emissioni diffuse possono essere particolarmente insidiose proprio perche' non si notano e possono causare accumuli al suolo di gas, talvolta privi di odore e colore".
"Questi gas invisibili sono piu' pesanti dell'aria e possono facilmente saturare avvallamenti o luoghi chiusi, sostituendosi all'aria respirabile...Al momento in cui scriviamo (inizio ottobre 2021), i fenomeni e le anomalie osservati riguardano solamente la parte sommitale de La Fossa, ma non si puo' escludere che in prossimo futuro si possa rilevare un ulteriore aumento dei parametri monitorati e un allargamento dell'estensione areale di queste anomalie anche nelle aree piu' distanti da La Fossa, a terra e a mare".