AGI - A tempo record, a cinque giorni dalle elezioni, il sindaco di Milano Beppe Sala, riconfermato per il secondo mandato con il 57,73% delle preferenze, contro le 31,97% del candidato del centrodestra Luca Bernardo, annuncia la nuova squadra.
Mantiene le “promesse” fatte in campagna elettorale, in primis quella sull’equilibrio di genere: per la metà la squadra sarà composta da donne: 6 su 12 assessori.
Nel ruolo di vice sindaco ha confermato Anna Scavuzzo. E anche per il ruolo di vice sindaco della città metropolitana pensa a una donna.
L’altra promessa è che avrebbe fatto “una giunta giovane”. È così è, “ci sono due under 30”.
Le due giovanissime sono Martina Riva e Gaia Romani, rispettivamente copriranno l’assessorato dello sport turismo e politiche giovanili e l’assessorato ai Servizi civici.
Il sindaco, in Sala Alessi, ha raccontato chi lo affiancherà nei prossimi 5 anni, a partire dalla rodatissima Scavuzzo, che avrà anche le deleghe all’istruzione e ai rapporti con il consiglio comunale.
La vera novità è la riconferma dell’assessore Marco Granelli che resta in giunta e dalla mobilità passa alla sicurezza. Il recordman delle preferenze
Pierfrancesco Maran avrà l’assessorato alla casa, con attenzione allo sviluppo del piano dei quartieri.
L’assessorato a bilancio e patrimonio immobiliare a Emmanuel Conte.
Alla cultura andrà Tommaso Sacchi, che lascerà l’assessorato alla Cultura di Firenze.
E ancora in giunta siederanno: Lamberto Bertolè (Welfare e salute); Arianna Censi (Mobilità); Alessia Cappello, sarà assessora al Lavoro e allo sviluppo economico. Elena Grandi, infine, sarà assessora al Verde e all'ambiente.
Giancarlo Tancredi, dirigente del Comune di Milano, assessore alla Rigenerazione Urbana.
È una “giunta equilibrata, sono contento”. Il sindaco di Milano Beppe Sala, lo ha detto annunciando i 12 assessori che lo affiancheranno in questo secondo mandato.
E che si riuniranno per la prima volta mercoledì prossimo.
“È ovvio che nella costruzione della giunta ci sono discussioni con i partiti - ha aggiunto - ma in sostanza se si arriva a decidere in 5 giorni vuol dire che sono questioni ampiamente gestibili, altrimenti ci vogliono tre settimane".
“Credo di essere riuscito nell’intento di cambiare, ma questo perché le situazioni cambiano. Fare l’assessore è un compito faticoso. È importante tirare fuori forze fresche, ci sono tre assessori della giunta precedente e molti nuovi”.
“Credo ci sia equilibrio tra le forze politiche a mio sostengo - ha concluso - Ci sono 6 assessori del Pd, 2 della lista Beppe Sala sindaco, 1 dei riformisti, 2 tecnici e 1 dei Verdi”.