AGI - “I cittadini europei che non hanno ottenuto uno status di permesso di soggiorno devono iniziare a fare le valigie”, avverte in un’intervista a la Repubblica Kevin Foster, vice ministro dell’Interno con delega all’immigrazione e vice della titolare del dicastero, Priti Patel, indicata anche come “la falca”, perché “i cittadini britannici ci hanno chiesto così (con la Brexit, ndr), ma farebbe lo stesso il governo italiano verso coloro che non hanno il diritto di rimanere o che hanno commesso reati”.
Ora, dice Foster, “ci aspettiamo che queste persone, rimaste illegalmente nel Regno Unito, se ne vadano volontariamente. Altrimenti, le forze di sicurezza (Immigration Enforcement) faranno in modo di assicurare la loro partenza”. Ma quante persone di 145mila domande rifiutate, 94.300 ritirate e 84.300 invalide sono ancora illegalmente in Uk?, chiede il quotidiano. Foster risponde in questo modo: “Difficile dirlo. Questi numeri non raccontano tutta la storia. Per esempio, l’8% delle domande rifiutate si riferisce alla stessa persona. Nel dubbio, noi abbiamo sempre cercato di accettare una domanda, piuttosto di respingerla”.
Poi Foster aggiunge: “E continueremo ad avere un approccio pragmatico, sia per i ricorsi sia per quei 108mila che hanno fatto richiesta del Settlement Scheme in ritardo, dopo il 30 giugno, ma con una motivazione valida. In ogni caso, fino al giudizio di appello, tutti i loro diritti sono preservati, è la legge. Stiamo lavorando senza sosta e siamo sempre a disposizione per ogni chiarimento”, conclude il vice ministro dell’Interno con delega all’immigrazione.