AGI – “Vaccinatevi. Anche per ritornare a scuola in sicurezza: è una priorità”. E' il consiglio di Alberto Mantovani, direttore scientifico dell’Iccs dell’Humanitas, secondo cui il vaccino è necessario anche se “i ragazzi fra i 12 e i 18 anni si ammalano poco e raramente hanno forme gravi", perché è "una cintura di sicurezza, come in auto". Ma da sola la cintura non può proteggere al 100 per cento se si passa con il rosso: "Quindi, non dimentichiamoci tutte le altre precauzioni, mascherina compresa”.
In una intervista al Corriere della Sera, Mantovani riferisce che una delle domande più frequenti che i giovani gli pongono è questa: “Ho gli anticorpi anti coronavirus alti, perché mi dovrei vaccinare?”.
La risposta del professore è che “la sierologia, cioè la misura degli anticorpi nel sangue, non può orientare la scelta della vaccinazione. Primo perché i test che li misurano sono diversi e non hanno la stessa affidabilità; secondo perché non dicono se questi anticorpi sono neutralizzanti, se sono in grado, cioè, di bloccare il virus”.
Tradotto, significa che, a oggi, la possibilità di capire se una persona è protetta o no nei confronti del virus non c’è perché “al momento non c’è nessun test che può dirlo perché, nella risposta difensiva del nostro sistema immunitario al virus, entra in gioco anche la cosiddetta immunità innata che non dipende dalla produzione di anticorpi, ma dall’attività di certe cellule immunitarie che ci proteggono, in ogni caso e in prima linea, dalle aggressioni di agenti estranei. Attività che, al momento, non si può misurare”.