AGI - L'aumento della popolazione avviene a un ritmo più accelerato nelle zone soggette a inondazione. Lo suggerisce uno studio, pubblicato sulla rivista Nature, condotto dagli scienziati dell'Università dell'Arizona, che hanno utilizzato le osservazioni satellitari per valutare l'esposizione globale alle inondazioni e l'aumento di popolazione nelle zone maggiormente soggette a fenomeni alluvionali e inondazioni.
Il team, guidato da Beth Tellman, ha rilevato che la popolazione mondiale esposta a inondazioni è aumentata di circa un quarto dall'inizio del secolo, e continuerà a crescere. Le inondazioni, spiegano gli esperti, rappresentano il pericolo ambientale a maggiore impatto in termini di vite umane, e con l'aumento della frequenza e dell'intensità di questi fenomeni, la necessità di misurazioni accurate diventa impellente.
Il gruppo di ricerca ha raccolto i dati sulle osservazioni satellitari giornaliere per stimare l'entità degli eventi alluvionali e delle inondazioni e l'esposizione umana a 913 episodi avvenuti tra il 2000 e il 2018. Durante questo periodo, riportano gli esperti, la popolazione mondiale è aumentata del 18,6 per cento, mentre nelle zone soggette a fenomeni di inondazione si registra un incremento del 34,1 per cento nel numero di individui residenti nelle zone soggette a questo tipo di pericoli. Il numero di individui associati nelle aree inondate è aumentato con un tasso circa dieci volte superiore rispetto alle stime effettuate tra il 1970 e il 2010.
Le proiezioni attuali suggeriscono che entro il 2030 questi valori cresceranno ulteriormente, con almeno 57 paesi che sperimenteranno incrementi sostanziali nel numero di persone esposte alle inondazioni. Gli autori sperano che questi risultati possano contribuire alle decisioni politiche in materia di adattamento ai rischi di inondazione.