AGI – Morta stritolata da una macchina a 40 anni mentre lavorava nell'azienda Bombonette, a Camposanto nel Modenese. Sul posto, alle 08.30 di questa mattina, sono intervenuti i vigili del fuoco insieme al personale sanitario del 118 che non ha potuto fare altro che constatare il decesso.
Ancora tutta da chiarire la dinamica dell'incidente costato la vita alla lavoratrice 40enne, rimasta incastrata in una fustellatrice addetta al packaging per la pasticceria, ovvero alle confezioni per l'impacchettamento di dolci e torte. L'azienda produce scatole per dolci, vassoi, pirottini, incarti e shopper.
Secondo fonti sindacali, trattandosi di una macchina in movimento, occorrerà verificare la correttezza delle procedure di sicurezza di accesso alla macchina; la donna Laila El Harim, di origine marocchina ma da molti anni in Italia, era stata assunta da un paio di mesi, per un aumento della produzione in vista del periodo estivo. Lascia il compagno e una bimba di 4 anni. Abitava a Bastiglia, in provincia di Modena.
L'Ispettorato Nazionale del Lavoro ha immediatamente avviato un'attività ispettiva che consenta di determinare le cause e le responsabilità dell'accaduto Gli accertamenti in corso, ad uso dei profili di competenza, vedono coinvolti l'Ispettorato Territoriale di Modena, il Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro della AUSL e i Carabinieri del Comando provinciale di Modena.
“Una notizia davvero agghiacciante che ci lascia tutti sgomenti la morte orribile sul lavoro di una donna di appena 41 anni questa mattina in provincia di Modena. Dove sono i controlli delle istituzioni e la prevenzione delle aziende? È una vergogna. La sicurezza sul lavoro rimane una grande emergenza nazionale”. Lo scrive su twitter il Segretario Generale della Cisl, Luigi Sbarra, commentando l’ennesimo incidente mortale sul lavoro.
"Sarà compito degli organi competenti accertare le cause e responsabilità dell’evento. Intanto non possiamo che sottolineare con preoccupazione il coinvolgimento sempre più frequente negli infortuni di lavoratrici alle prese con macchinari industriali che hanno ingranaggi in movimento"; lo sottolinea in una nota Domenico Chiatto, componente della segreteria Cisl Emilia Centrale con delega alla salute e sicurezza sul lavoro, Il sindacato esprime cordoglio ai familiari e ai colleghi della vittima, chiedendo più sicurezza sul lavoro.
"È indispensabile rafforzare formazione e cultura della sicurezza, ma anche l’azione di controllo e vigilanza. A Modena non solo manca almeno il 30% degli ispettori del lavoro: sono pochi anche gli ispettori di Inps, Inail e Ausl, se si considera – conclude Domenico Chiatto, componente della segreteria Cisl Emilia Centrale con delega alla salute e sicurezza sul lavoro - che devono controllare circa 58 mila aziende modenesi con almeno un addetto".