AGI - Il green pass obbligatorio per treni, navi e aerei, che il Governo potrebbe approvare nel prossimo decreto in programma giovedì, fa discutere, innesca polemiche, provoca divisioni; così come si discute dell’eventuale obbligo vaccinale per i docenti e il personale scolastico.
Anche tra le forze politiche che sostengono il Governo, attualmente, non c’è un ampia maggioranza condivisa sull’estensione degli obblighi per contenere la diffusione da COVID-19. Nella Lega si registra disapprovazione, alcuni parlamentari del Carroccio hanno partecipato alla fiaccolata contro il passaporto vaccinale causando malumori all’interno del partito. Seduta sospesa in Parlamento a causa della protesta alla camera dei deputati di Fratelli d’Italia che esponevano cartelli con scritto “no green pass”.
Sul web l’andamento delle conversazioni è costante, non si osserva una caduta dell’interesse sul tema, sebbene il picco massimo dell’attenzione e dell’engagement si registrano in concomitanza della proposta del Presidente francese Macron, di rendere la vaccinazione obbligatoria.
Tuttavia nelle piazze italiane le manifestazioni di protesta di moltiplicano e si fanno sentire, così come sui social dove la disapprovazione per ulteriori limitazioni alla circolazione e obblighi alla vaccinazione provocano alti livelli di disapprovazione e rabbia, superando l’80% delle emozioni ricavabili all’interno delle conversazioni, con gli algoritmi di intelligenza artificiale di Kpi6*. Di conseguenza i protagonisti su Twitter più menzionati e attivi sono proprio i politici più dubbiosi e ostili a nuove misure obbligatorie, come Claudio Borghi della Lega e Francesco Lollobrigida di Fratelli d'Italia.
A favore del green pass, troviamo i principali partiti del centro sinistra - da Italia Viva al PD - che hanno accolto in maniera complessivamente favorevole la decisione riguardante l’obbligo del green pass.
* Analisti: Gaetano Masi, Marco Mazza, Giuseppe Lo Forte, Riccardo Scala. Giornalista, content editor: Massimo Fellini