AGI - Una baby gang composta da almeno una trentina di giovanissimi terrorizzava commercianti e coetanei nel quartiere Marconi della capitale con violenze, aggressioni, atti intimidatori e rapine. In tutto gli agenti del commissariato San Paolo e della Sezione Volanti hanno denunciato 14 ragazzi tra i 14 e i 19 anni.
Il gruppo si faceva chiamare “Anundo gang’s”, come il nome che era stata data alla chat per comunicare tra loro su Whatsapp.
Sono 5 le vittime accertate del branco: un commerciante rapinato di 2.500 euro, un ragazzo picchiato per aver discusso con loro, un immigrato indiano malmenato perché aveva osato sedersi su di una panchina nel loro territorio.
Inoltre ad essere derise e prese di mira con piccoli atti di bullismo dalla banda sono finite anche tre ragazzine minorenni tanto da costringerle a non frequentare più il quartiere, a causa di un forte stato di ansia e di paura.
Le tre giovanissime sono finite nel mirino della gang per una borsa con i colori arcobaleno, indossata da una di loro e identificata come simbolo di appartenenza al gruppo Lgbt.
Gli altri episodi contestati al gruppo riguardano il titolare di un’attività commerciale al quale i giovani si presentavano in branco, terrorizzando lui e il suo dipendente, riuscendo, in un caso, a rubare 2.500 euro e danneggiare altri articoli in esposizione per la vendita.
Altri due sono le aggressioni riconducibili alla banda. La prima quella ai danni di un ragazzo attirato in un parco pubblico dove è stato picchiato da una decina di appartenenti al gruppo; l’altra un cittadino indiano malmenato perché aveva osato sedersi su una panchina all’interno del loro territorio.
Grazie a una minuziosa e paziente ricostruzione di tutti gli episodi i poliziotti sono riusciti a chiudere il cerchio investigativo intorno ai 14 ragazzi che sono stati denunciati.
Decisive anche le individuazioni fotografiche delle vittime, insieme alle testimonianze di altri commercianti della zona che hanno confermato la presenza nel quartiere di questa baby gang che spesso si era resa protagonista di danneggiamenti e reati.
Per loro il Questore di Roma valuterà l’adozione del D.A.C.U.R. (divieto d’accesso alle aree urbane) mentre continuano le indagini per individuare gli altri giovani componenti del gruppo.