AGI - Il Comune di Taormina "nell'arco dei prossimi 20-30 giorni dovrà dichiarare dissesto finanziario". E' l'annuncio choc del sindaco della perla del Mediterraneo e del turismo siciliano, Mario Bolognari.
È la conseguenza, spiega, di "un lungo procedimento iniziato nel febbraio 2018, quando fu approvato da Consiglio comunale un piano di riequilibrio per il pagamento dei debiti accumulati nel tempo e che si riferivano ad antiche vicende di contenzioso con privati e aziende che avanzavano dei soldi dal Comune". Questo piano di riequilibrio è stato esaminato dal ministero "solo il 4 novembre 2020, con due anni e mezzo di ritardo".
La relazione negativa sul piano di riequilibrio eèstata mandata alla Corte dei conti che il 25 maggio scorso, in una udienza "ha sentenziato che questo piano non puo' essere approvato". Le motivazioni sono centenuto in 51 pagine il sindaco le riassume cosi': mancano gli atti transattivi di adesione da parte dei creditori; sono sorte, poi, rispetto alla quantificazione del debito, che corrispondeva a 18 milioni di euro, delle nuove passivita', "scoperte successivamente nel corso di quella che ho definito operazione verità".
Dei 18 milioni dichiarati, si prevedeva di coprirne 11 con mutuo della Cassa depositi e prestiti, "ma ci e' stato detto che non puo' coprire spese correnti; infine l'incerta quantificazione dell'indebitamento con le partecipate, in particolare con il Consorzio della rete fognante e con l'azienda servizi municipalizzate. Insomma, un grave danno, anche d'immagine, per uno dei Comuni simbolo della ripresa turistica della regione.