AGI – Lavoratori appena licenziati contro lavoratori che hanno un posto, sebbene precari e appartenenti a una categoria con diritti risicati e salari modesti. Gli uni contro gli altri a colpi di bastone, in una notte d’estate in pianura padana.
Così la Procura di Lodi, in base ai primi accertamenti, ritiene sia andata dopo la mezzanotte di giovedì scorso davanti a un magazzino della logistica di Tavazzano con Villavesco quando due gruppi di persone si sono fronteggiate tra urla e colpi e un facchino di 50 anni, El Azab, egiziano, è rimasto ferito al volto in modo serio, forse colpito da un pezzo di bancale.
"Il blocco davanti alle fabbriche è un reato"
L’ipotesi degli inquirenti è che i lavoratori iscritti al Si Cobas della Fedex di Piacenza, chiusa a maggio, abbiano bloccato l’ingresso dello stabilimento lombardo impedendo ai colleghi di effettuare le loro consegne di merci. “Non sarebbe il primo episodio di questo genere – dice all’AGI il procuratore Domenico Chiaro – i blocchi davanti alle fabbriche costituiscono un reato, non sono una manifestazione sindacale come lo sciopero o il picchetto”.
"Colpa delle guardie private infiltrate"
La versione del sindacato è molto diversa. A issare i bastoni sarebbero stati “dei crumiri con bodyguard infiltrati al soldo della Zampieri holding”, la società italiana a cui la multinazionale americana Fedex ha dato in appalto la gestione del magazzino di Lodi.
“Quello che dal video circolato sembra evidente – afferma l’avvocato Eugenio Losco che assiste il lavoratore ferito – è che c’è stata una premeditazione da parte delle persone che avevano portato i bastoni. Non sarebbe il primo episodio che si verifica negli stabilimenti gestiti dalla Zampieri holding. A maggio un operaio è rimasto ferito a San Giuliano Milanese e nell’agosto dello scorso anno avevamo presentato una querela sulla base di testimonianze che indicavano, sempre a San Giuliano, la presenza di un servizio d’ordine privato con tanto di divisa che una prima volta ha allontanato i manifestanti dall’ingresso e poi li ha aggrediti”. “
"Anche se fossero i lavoratori ad avere litigato tra loro - ragiona il legale - non sarebbe più tranquillizzante. Bisogna capire perché i lavoratori siano arrivati a prendere i bastoni”. Il sindacato chiede la riapertura dello stabilimento di Piacenza dove, sottolinea, “grazie alla lotta dei lavoratori si erano ottenuti dei miglioramenti mentre nei magazzini di Tavazzano e San Giuliano Milanese vengono assunte persone con contratti anche di poche settimane o assunti dalla Fedex, non ‘sindacalizzati’”.