AGI - Non ci sono "prove certe ed affidabili dell'esistenza dell'accordo corruttivo contestato" e "Descalzi ha agito in modo lecito". È quanto scrivono i giudici della settima sezione del Tribunale di Milano nella sentenza con cui hanno assolto dall'accusa di corruzione internazionale con formula piena tutti e 15 gli imputati nel processo Eni-Shell sulla presunta corruzione internazionale per i diritti di esplorazione del giacimento Opl245 in Nigeria.