AGI - Inizia il conto alla rovescia per le zone bianche. Con i dati di oggi, e le relative incidenze, il quadro è chiaro per la Cabina di regia che domani si pronuncerà sui colori delle Regioni. Che saranno ancora tutte gialle, tranne tre: Sardegna, Molise e Friuli Venezia Giulia, come ormai ampiamente annunciato, andranno in bianco grazie a un'incidenza da tre settimane sotto quota 50 per centomila (e che a oggi è rispettivamente a 13, 12 e 17 casi per centomila), al livello di rischio basso e ai carichi ospedalieri ai minimi.
La norma in vigore prevede che servano tre monitoraggi consecutivi con questi valori per guadagnarsi la zona bianca, dove il coprifuoco non c'è, tutte le attività sono aperte e a ricordare che il Covid è ancora circolante nel Paese saranno solo le mascherine e le misure anti-assembramenti che stabiliranno le singole Regioni.
Per questo manca un'altra settimana a Abruzzo (incidenza a oggi di 35 casi per centomila), Liguria (27), Veneto (30) e Umbria (28), scese già da due settimane sotto quota 50. Il 14 giugno sarà la volta di altre 6 regioni, se l'andamento rimarrà costante, a cui il monitoraggio di domani assegnerà per la prima volta un'incidenza sotto la soglia di rischio : Lazio (46 casi per centomila), Lombardia (45), Piemonte (48), Puglia (49), Emilia Romagna (45) e Provincia di Trento (45).
A livello nazionale l'incidenza è scesa sotto quota 50, sotto la quale secondo gli esperti di ministero della Salute e Istituto Superiore di Sanità è possibile riprendere un efficace tracciamento, abbandonando gran parte delle misure di contenimento: a oggi l'incidenza nazionale è a 47, un dato visto per l'ultima volta il 10 ottobre 2020, oltre 7 mesi fa. Al picco della seconda ondata, a novembre, era schizzata a oltre 410.