AGI - Un open day per i maturandi. Per il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti si può fare e l'intenzione della sua Giunta è di procedere in questa direzione: "Vaccinare i maturandi ora è possibile e lo faremo. Torniamo alla normalità con i vaccini e pensando a tutti", scrive Zingaretti in un Tweet. "È giusto pensare a ragazzi e ragazze che hanno di fronte questa prova, dopo 2 anni difficili anche per lo studio e la vita sociale".
Positiva la risposta dei presidi: "Da diversi mesi stavamo chiedendo alla Regione Lazio, e in particolare all'assessorato alla Sanità di fare screening ai ragazzi delle scuole superiori e abbiamo chiesto anche di far vaccinare i maturandi", dice il presidente dell'associazione presidi di Roma e del Lazio Mario Rusconi.
Mezzo milione alla maturità
"Noi siamo favorevoli ovviamente a questa iniziativa - ha aggiunto all'AGI Rusconi - del resto, bisogna fare in modo che vengano presi accorgimenti. Saranno mezzo milione gli studenti che andranno alla maturità ma poi, non dimentichiamo che a settembre si riapre. Il settore è sensibile. Nel frattempo - sottolinea - ricordiamo che non sono state costruite scuole che permettono il distanziamento a classi di 28 o 30 alunni. Avremo tante classi così alla riapertura e l'unica forma di sicurezza in questo caso è avere più vaccinati anche fra gli alunni per non diffondere il virus".
Il successo dell'Open Day per i quarantenni
Intanto, Zingaretti e il suo assessore alla Sanità, Alessio D'Amato, si godono il successo dell'open day per i quarantenni: "Ieri record di quasi 57 mila dosi somministrate di vaccino e grande successo degli Open Day per gli over 40. Grazie ancora alla straordinaria comunità che in tutto il Lazio sta lavorando senza sosta al successo della campagna vaccinale. Replicheremo gli Open Day", esulta Zingaretti. "Stiamo vincendo la lotta al covid e siamo vicini alla fine dell’incubo, grazie alle regole, ai vaccini, ai sostegni all’economia. Hanno perso coloro che negavano dicendo sciocchezze sui vaccini o altro. Questi risultati - conclude - sono un'altra conferma che i problemi vanno risolti, non cavalcati. Ora lavoriamo pancia a terra per essere i protagonisti della rinascita economica, sociale, produttiva e del lavoro".