AGI - "Vaccinando la fascia adolescenziale adesso e in futuro quella pediatrica, si ridurrà ulteriormente la circolazione virale", ragione per cui bisogna "favorire la diffusione di una campagna di vaccinazione anche sotto i 18 anni o 16 come nel caso di Pfizer". Dice Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di Sanità, commentando ad Agorà su Rai 3 il via libera della Fda all'uso del siero di Pfizer ai ragazzi tra i 12 e i 15 anni.
Locatelli è intervenuto anche sulla decisione di ritardare il richiamo di Pfizer. "L'intervallo tra la prima e la seconda somministrazione prolungato a 42 giorni - assicura - non inficia minimamente l'efficacia dell'immunizzazione e ci permette di riuscire a somministrare molte più dosi di vaccino".
Costa: "Ok al vaccino a giovani 12-15 anni entro fine giugno"
Anche il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa si dice favorevole a vaccinare gli adolescenti perché spiega: "la scuola in presenza a settembre è il nostro obiettivo. Non possiamo più permettere che i nostri ragazzi non vadano a scuola perché in tanti casi non significa solo istruzione ma anche inclusione sociale e dare risposte a tante famiglie". Per questo l'augurio è che "il parere da parte di Ema arrivi presto, le notizie ci dicono che entro fine giugno lo avremo. Sarà un'arma in più per creare una situazione di sicurezza nelle scuole".
Marino (Pfizer), dati promettenti per fascia 12-16 anni
Ottimista anche il direttore medico di Pfizer Italia Valentina Marino che facendo riferimento agli studi sul vaccino contro il Covid per gli under 16, dice: "i primi risultati arriveranno a settembre. I dati sulla fascia di età tra i 12-16 anni sono molto promettenti, c'è una copertura immunitaria addirittura superiore alle fasce di età più alte".