AGI - Inizia oggi l'ultimo mese di scuola e in base alla capienza delle aule e al "colore" della regione, il numero di alunni in presenza per tutti gli ordini sarà compreso in una "forbice" tra 7,7 e 8,5 milioni, praticamente tra il 90% e quasi il 100% dell’intera popolazione scolastica degli istituti statali e paritari. Secondo le stime di Tuttoscuola, in particolare, il numero degli alunni in classe potrebbe oscillare complessivamente tra 7.667.374 e 8.505.440.
Per questa settimana, l'unica regione in zona rossa è la Valle d'Aosta, sono arancioni la Basilicata, la Calabria, la Puglia, la Sicilia e la Sardegna. Mentre tutte le altre sono gialle. La variabilità, dunque, dipende soprattutto dagli istituti superiori che in base alla capienza delle aule, nelle zone gialle e arancioni, hanno la responsabilità di organizzare in autonomia le attività in presenza dal 70% al 100% dei loro studenti.
Il decreto legge del 22 aprile ha previsto che a cominciare dal 26 aprile e fino al termine dell’anno scolastico le lezioni in presenza potrebbero riguardare la totalità degli alunni.
Tuttavia, ci sono delle limitazioni per gli studenti degli istituti della secondaria di secondo grado, in ragione dell’eventuale collocazione in zona rossa la presenza è prevista da un minimo del 50% a un massimo del 75%. Invece, con gli altri colori il numero varia in base alle scelte organizzative delle singole istituzioni scolastiche, da un minimo del 70% a un massimo del 100%.
Il decreto non ha posto limitazioni per gli alunni del primo ciclo (primaria e secondaria di I grado) e per i bambini delle scuole dell’infanzia e dei servizi educativi: tutti fino alla terza media potranno andare a scuola.
Nel dettaglio, gli studenti degli istituti superiori sono 2,8 milioni. Tuttoscuola stima che si potrebbero avere al massimo quasi tutti in presenza e pochissimi in dad (ipotesi improbabile) oppure un minimo di un milione e 955mila studenti delle superiori a scuola e 839mila alternativamente in dad.