AGI – Scritte inneggianti a Hitler e al fascismo, disegni osceni 'corredati' da svastiche, bestemmie e frasi misogine hanno trasformato in un "inferno", così la definisce lui, la presentazione sulla piattaforma Zoom del libro di Nicolò Cafagna ‘Storie a rotelle e ironia senza freni’.
Tanto da convincere l’associazione culturale ‘Piero Gatti’ che l’aveva organizzata a denunciare ai carabinieri di Busto Arsizio quanto successo durante l’evento del 15 aprile scorso che vedeva protagonista il 36enne scrittore monzese affetto da distrofia di Duchenne.
“Di fronte a questo fatti – spiega all’AGI Cafagna – resto sconcertato e basito perché è la stupidità che tanto temo a rendermi tale: lo stupido infatti agisce senza pensarci, non riflette neanche un istante, e non si sofferma sulle possibili conseguenze. Tanto un "povero" disabile che "fa tenerezza"- così come mi hanno definito - cosa può fare?”.
Negli screenshot del canale Telegram dove il gruppo di incursori si è organizzato e ha commentato in diretta la ‘performance’ qualcuno scrive: “Almeno non insultate lui”, “poveretto”, “è intubato”. Ma l’ aggressione è proseguita finché la presentazione non è stata interrotta.
Tanti i messaggi di solidarietà sui social per Cafagna che nel suo libro racconta con grande ironia e leggerezza la disabilità che lo costringe a stare a letto per la maggior parte del tempo. Anche in questo caso trova la battuta giusta: "L'unico rimedio per redimersi è semplice: solo la lettura può salvare i cyber vandali' perché è scoperta e conoscenza. E io un libro da consigliare ce l'avrei anche...".