AGI - "Sulla riapertura della scuola il governo ha fatto una scelta, consapevole del rischio per i movimenti che la scuola stessa comporta. È stato deciso così, perché grazie alle misure adottate a marzo abbiamo finalmente un primo segno di piegatura della curva epidemica". Il ministro della salute Roberto Speranza intervenuto a 'Che tempo che fa' su Rai3 toccando molti temi "caldi". Dalle riaperture dei plessi scolastici ai vaccini, dall'efficacia di AstraZeneca ai contratti stipulati dall'Europa con le case farmaceutiche.
La Scuola come "architrave" del Paese
"La scuola ha pagato un prezzo altissimo finora - ha spiegato ancora Speranza - ma mancano due mesi prima della pausa estiva e il governo ha deciso di spendere questo tesoretto maturato a marzo, consentendo ai nostri studenti il piacere di tornare in classe per altri due mesi. Il governo ha voluto dare un segnale. La scuola è l'architrave del nostro Paese. Dentro le aule non ci sono problematicita' emergenziali, lo sono i movimenti che si sviluppano intorno alla scuola".
La strada verso le riaperture
"Oggi ci sono le condizioni perché da domani buona parte delle regioni passi in arancione. A marzo decidemmo che ad aprile non ci arebbero state regioni in giallo perché la variante inglese aveva una maggiore capacità di diffusione. Ma ora registriamo gli effetti di quelle misure restrittive, con la curva epidemica che si piega, l'indice Rt che di settimana in settimana ha un segno meno sempre crescente e la leva delle vaccinazioni".
"In ogni caso - ha aggiunto Speranza - dobbiamo agire con gradualità senza bruciare le tappe per non vanificare il buon lavoro e i sacrifici fatti. Dobbiamo muoverci con prudenza, cautela e accortezza per programmare le prossime settimane.
La situazione in Italia vede quattro Regioni in rosso, le confermate Campania, Puglia e Val d'Aosta e la novità Sardegna, e tutte le altre in arancione, comprese Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Toscana e Calabria che dovrebbero scendere dal rosso alla fascia con minori restrizioni.
Gli errori sui contratti per i vaccini
"L'Europa paga sicuramente il fatto di non avere una produzione propria e autosufficiente di vaccini", ha ricordato il Ministro. "Tuttavia - ha aggiunto - ci sono tutte le premesse per accelerare la campagna vaccinale e raggiungere risultati significativi se è vero che negli ultimi tre giorni abbiamo fatto consecutivamente 300mila somministrazioni in Italia". E ancora: "Chiaramente paghiamo un prezzo per gli errori nella negoziazione dei contratti sui vaccini. Ma è giusto correggere con piglio questi errori"
AstraZeneca salva "vite"
"AstraZeneca è un vaccino efficace e sicuro. Si sono vaccinati il premier Draghi, il commissario straordinario per l'emergenza Figliuolo, il capo della Protezione civile Curcio, loro sono stati esempi visivi di AstraZeneca che resta un'arma importante di cui disponiamo, è un vaccino che funziona e salva la vita", ha spiegato.
Poi ha specificato che "la seconda dose di vaccino per il personale scolastico verrà fatta con AstraZeneca perché i dati che abbiamo ci indicano che se non c'è stata una reazione avversa nel primo passaggio non ce ne sarà nel secondo, questo dicono i nostri scienziati".
Disabili prioritari
"La norma approvata nella Conferenza Stato-Regioni l'11 marzo prevede che l'universo della disabilità debba essere una priorità assoluta sullo stesso piano degli over 80", ha ricordato l'esponente del Governo. "Se ci sono casi di vaccinazioni non effettuate vanno segnalati subito e l'autorità regionale deve intervenire. I disabili hanno il diritto di ricevere il vaccino a casa, e lo stesso vale anche per gli anziani che hanno difficolta' a deambulare e non possono raggiungere i presidi sanitari".