AGI - C’è un gruppo privato in Facebook che raccoglie oltre 18mila operatori sanitari no vax, un numero che cresce di minuto in minuto, di cui oltre la metà si sono iscritti nell’ultima settimana, e che sta organizzando una manifestazione a Roma per il 21 aprile.
Medici, infermieri, operatori - socio sanitari, psicologi di tutta Italia, uniti dalla battaglia contro il vaccino e dalla volontà di opporsi al decreto legge che impone a queste categorie l’obbligo di farsi immunizzare.
Le strategie per aggirare la legge
“Uniti si può vincere. E’ un momento buio e drammatico, dobbiamo essere coesi”, è l’incitamento di uno di loro letto dall'AGI che ha avuto accesso al gruppo denominato 'No all’obbligo del vaccino per i sanitari uniamoci vinceremo’.
Tanti post sono dedicati alle strategie ritenute migliori per aggirare l’obbligo di legge, con l’indicazione di avvocati che stanno preparando ricorsi e discussioni sulle modalità di diffida da inviare agli Ordini professionali.
“Buongiorno, mi è arrivata poco fa la mail del mio Ordine (provincia di Roma) dove mi si comunica che il mio nominativo è stato comunicato alla regione. Come devo comportarmi quando mi arriverà la mail di convoca dalla ASL? Posso gentilmente contattare un avvocato del gruppo che mi dia delle indicazioni sui passi da fare?”. "Se si riceve una chiamata per fare il vaccino, bisogna rispondere con minacce di denunce per reato di stalking, invasione della privacy, attentato al diritto della libertà personale e grave attentato alla salute”.
"Facciamo disobbedienza civile"
C’è chi si richiama alla disobbedienza civile e propone soluzioni drastiche: “Non con gli avvocati si vince ma con la nostra assenza. Interi reparti con un’improvvisa carenza di personale valgono più di 100 cause dispendiose”.
I responsabili del gruppo stanno organizzando una manifestazione per mercoledì 21 aprile dalle ore 15 davanti a Montecitorio “per difendere la libertà sanitaria, professionale e scolastica”. Diversi post si occupano dell’organizzazione dalle singole città di bus e mezzi di trasporto collettivi per essere presenti quel giorno. Il manifesto dell’evento, pubblicato su Facebook, recita: ‘Un solo obbligo: Riapri..Amo l’Italia’. Oltre a questa pagine, su Telegram è attivo anche il canale 'La mia salute non è in vendita' che consta di 8500 sanitari del Trentino Alto Adige in cui l'avvocato Renate Holzesein fornisce consigli legali agli operatori che non vogliano vaccinarsi.