Insolitamente silenziosa, Palermo si e' svegliata in zona rossa, in cui resterà fino al prossimo 14 aprile compreso. Strade libere, zero clacson, alcuni in giro sui monopattini. Per il resto tante saracinesche abbassate, i bar aperti ma niente tavolini all'esterno, pochissimi avventori da stamattina per un caffè al volo.
Semivuota anche la via Maqueda - tra piazza Verdi e i Quattro Canti - quella dello "struscio" palermitano, dove non ci sono neanche le bancarelle improvvisate degli ambulanti che vendono merce contraffatta. Non ci sono file davanti ad alcuni grandi "store" di abbigliamento, i mezzi pubblici che fanno la spola tra la Stadio e la stazione centrale viaggiano fluentemente e con poche persone a bordo.
Luci spente e - stranamente - nessuna fila neanche davanti all'ultima novita' palermitana: il negozio di una famosa catena a stelle e strisce di rivendita di pollo fritto in tutte le salse. Nei quartieri, i mercatini tradizionali sono spariti. A breve le ville cittadine saranno chiuse al pubblico. Per la Confesercenti è un "ulteriore disastro". Dal canto suo, il sindaco, Leoluca Orlando, che ha accusato la Regione siciliana di aver dati finora "dati taroccati", ha fatto riferimento all'indagine della procura di Trapani sulla presunta falsificazione dei dati Covid. "Serviva un'inchiesta - ha detto a Radio 24 - per avere dati affidabili.Io mi sono limitato a chiedere provvedimenti adeguati ai dati veri"
Le scuole - secondo l'ordinanza emanata dal presidente della Regione - sono in presenza fino alla prima media inclusa, per tutti gli altri lezioni attraverso la Didattica a distanza. Sono pochi, infatti, i giovani in strada in questa prima parte di una giornata, ancora lunga, in zona rossa.