AGI - Sono stabili i nuovi casi Covid in Italia. Nelle ultime 24 ore si registrano 23.987 positivi (ieri 23.696), con 5mila tamponi in più, 354.982. Il tasso di positività è invariato al 6,8%. I decessi giornalieri sono 457 (ieri 460), per un totale di 107.256.
Mentre si conferma un rallentamento nella crescita dei ricoveri: le terapie intensive sono 8 in più (ieri +32) con 288 ingressi del giorno, e sono 3.628 in totale, mentre i ricoveri ordinari crescono di 48 unità (ieri -14), 28.472 in tutto. E' quanto emerge dal bollettino quotidiano del ministero della Salute.
La regione con più casi giornalieri è la Lombardia (+5.077), seguita da Emilia Romagna (+2.391), Puglia (+2.162), Veneto (+2.095) e Lazio (+2.006). Il totale dei contagi da inizio epidemia sale a 3.488.619.
I guariti sono 19.764 (ieri 21.673), per un totale di 2.814.652. Ancora in crescita il numero delle persone attualmente positive, 3.753 in piu' (ieri +1.548), che sono ora 566.711. Di questi, sono in isolamento domiciliare 534.611, 3.697 piu' di ieri.
Primi segnali di rallentamento contagio
"Le misure adottate nelle ultime settimane ci hanno consentito di cogliere qualche primissimo segnale di rallentamento del contagio. L'Iss segnala un Rt a 1,08, la settimana passata era 1,16, e dopo 6 settimane per la prima volta c'è una decrescita. Anche l'incidenza è scesa sotto quota 250", ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, in conferenza stampa a palazzo Chigi, precisando che "la situazione è ancora delicata, va seguita con la massima attenzione"
Somministrazioni e aumenteranno
"Negli ultimi due giorni abbiamo avuto crescita piuttosto significativa delle somministrazioni di vaccino. Sono state 238 mila due giorni fa e 243 mila ieri. Sono numeri che vogliamo crescano ancora in maniera significativa: entro la fine di marzo aspettiamo almeno 4 milioni di dosi, e poi 50 milioni per il secondo trimestre e 80 per il terzo.
Ci sarà anche il vaccino J&J con 7,3 milioni di dosi e 15,9 nel terzo, che con una sola dose consente l'immunità", ha detto Speranza. E poi il vaccino made in Italy Reithera che "siamo fiduciosi possa essere pronto entro l'autunno", ha osservato il ministro. "Nel frattempo vanno avanti gli accordi con le case farmaceutiche" per la produzione in Italia.
Sulla scuola segnale a settore strategico
I dati in leggero calo impongono ancora la massima attenzione, "ma ci possiamo consentire una scelta che vuole dare un segnale a un pezzo strategico della nostra società. Abbiamo deciso in cabina di regia di spendere questo piccolissimo tesoretto che abbiamo sulla scuola".