AGI - “Risulto affetto da cancro. L’ho scoperto un paio di mesi fa mentre facevo gli esami del sangue per un controllo”. In un’intervista al Corriere della Sera il critico d’arte nonché parlamentare Vittorio Sgarbi rivela di aver scoperto di essere malato oncologico e di aver contratto anche il coronavirus, sebbene in maniera asintomatica, e di soffrire di un problema alla prostata.
E sottolinea: “Il sangue è come un linguaggio, dice tutto. C’è un ingrossamento, c’è qualcosa che stanno analizzando. Non ho metastasi di nessun tipo e, fortunatamente, la cosa è circoscritta. I medici stanno studiando la situazione”. Annuncia anche che sta “prendendo farmaci” per iniziare “le terapie nucleari il 12 aprile al Sant’Orsola”.
Poi Sgarbi precisa: “Solo che oggi questa mia malattia sembra di serie B, meno importante della mitologia intorno alla pandemia. In aula mi fanno tenere la mascherina, che fa male alla mia malattia e non serve per combattere il Covid, che io non posso più avere perché l’ho già fatto. Un paradosso”. E conclude: “Il mio caso si dovrebbe risolvere con la radioterapia ma l’oncologia, in generale, oggi è vittima del terrorismo mediatico che si fa per la pandemia”.