AGI - “Avete creato un mostro e questo è solo l’inizio”. Così Fabrizio Corona, su Instagram, ha mostrato il suo volto insanguinato e le ferite che si è procurato al braccio stamattina, dopo la notizia che dovrà tornare in carcere, come deciso dal Tribunale di Sorveglianza di Milano.
“Questo è solo l’inizio, dottoressa Corti e signor Lamanna, quanto è vero Dio sacrificherò la mia vita per togliervi da quelle sedie”, ha proseguito l’ex fotografo dei vip, che tre giorni fa aveva chiesto, tramite una comunicazione scritta, davanti ai giudici milanesi, di rimanere ai domiciliari, per continuare a curare la sua patologia psichiatrica e la sua tossicodipendenza. Appresa la notizia del responso negativo della Corte, stamattina, ha compiuto il gesto di autolesionismo, mostrandolo sui social e dove fa vedere anche diverse stanze di casa sua cosparse di schizzi di sangue.
“Chiedo che venga il presidente del Tribunale di Sorveglianza, che guardi gli atti, altrimenti mi 'taglio' la vita”, ha proseguito. Nelle stories anche il momento in cui la polizia lo preleva per portarlo in carcere e l’ultimo abbraccio con la madre: “Mamma abbiamo una dignità, non piangere e non darmi altre preoccupazioni”, dice, nel tentativo di consolarla. Prima di andare via accenna anche a un passaggio in ospedale per lavarsi il viso e farsi medicare le ferite. Infine nelle stories scrive un ultimo messaggio, assicurando di continuare a “lottare”, “per me e per tutti i detenuti che vivono ingiustizie”.
Corona è stato poi trasportato all'Ospedale di Niguarda in codice verde. Sul posto è intervenuta una squadra di agenti della Questura, oltre ai sanitari del 118. Nelle stories precedenti aveva accusato i magistrati di aver ‘creato un mostro’, promettendo: “Questo è solo l’inizio”.
Vi sono stati momenti di tensione sotto casa di Corona, nel momento in cui la polizia è andata a prelevarlo. Le scene sono state riprese nelle stories Instagram da qualcuno che ha in mano le credenziali del suo profilo ufficiale. Si vede l’ex ‘fotografo dei vip’ urlare contro gli agenti e gridare ad un funzionario di polizia: “Chi ha il mio cellulare?". Di fianco, l’avvocato Ivano Chiesa insieme ad altre persone che cercano di calmarlo. In un secondo video, ormai ammanettato, l’ex re dei paparazzi si getta a terra, rifiutando di alzarsi. In sottofondo si sente la madre urlare “le manette, le manette”. Oltre agli agenti anche i sanitari del 118 che tentano di visitarlo per poi caricarlo in ambulanza.