AGI - Il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, ha firmato l'ordinanza, preannunciata nei giorni scorsi, che istituisce la zona arancione scuro per tutti i comuni dell'Ausl Romagna, esclusi quelli del distretto di Forlì, e quindi quelli delle province di Rimini, Ravenna e del Cesenate.
Si tratta di un atto, in vigore da martedì e fino al 14 marzo, analogo a quelli già adottati per l'Imolese e la Città metropolitana di Bologna, deciso d'intesa coi sindaci sulla base dei dati e delle indicazioni fornite dalla Ausl Romagna e dalla sanità regionale.
La scadenza dell'ordinanza al 14 marzo vale anche per i quattro comuni della provincia di Ravenna - Bagnara di Romagna, Conselice, Massa Lombarda e Riolo Terme - già inseriti nell'ordinanza relativa all'Imolese, che scade invece l'11 marzo, questo per avere per avere un termine unico con la loro azienda sanitaria di riferimento, la Ausl Romagna.
Il provvedimento è più restrittivo rispetto alle misure nazionali in vigore per la zona arancione in cui è collocata tutta l'Emilia Romagna dal 21 febbraio scorso, e deriva dalle indicazioni medico-scientifiche che evidenziano una situazione di criticita', con l'andamento del contagio in costante crescita, anche fra i giovani e nelle scuole.
No, dunque, agli spostamenti, anche all'interno del proprio comune, e anche per visite a parenti e amici, se non per motivi di salute, lavoro e comprovate necessità, e limitazioni alle lezioni in presenza, sul modello di ciò che in sostanza avviene in zona rossa. Da domani, quindi, martedi' 2 marzo, l'attività didattica si svolgerà esclusivamente a distanza per tutte le scuole di ogni ordine e grado e per l'università. Rimarrà in presenza per i servizi educativi 0-3 anni e le scuole d'infanzia. Non vengono invece sospese le attività economiche, nei limiti delle regole consentite in fascia arancione, comprese quelle per i servizi alla persona.