AGI - È atterrato sulla pista dell'aeroporto militare di Ciampino l'aereo con ha portato in Italia le salme di Luca Attanasio, ambasciatore italiano nella Repubblica Democratica del Congo, e di Vittorio Iacovacci, carabiniere di scorta, uccisi ieri in un attacco armato a un convoglio del WFP dell'Onu sulla strada tra Goma a Rutshuru, nell'est del Paese africano.
Sull'aereo viaggiavano anche la moglie e le tre figlie dell'ambasciatore, che con lui vivevano a Kinshasa, e alcuni dei congiunti del carabiniere, che erano partiti appositamente da Sonnino (Latina)per assolvere a questo compito doloroso.
Ad accogliere sulla pista i due feretri un picchetto militare interforze, composto anche da carabinieri del 13^ reggimento Friuli Venezia Giulia, che fa parte della seconda Brigata mobile dell'Arma, di cui Iacovacci era componente.
Presenti ai bordi della pista il presidente del Consiglio Mario Draghi, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio e il ministro della Difesa Lorenzo Guerini, oltre al comandante generale dell'Arma dei carabinieri e ai comandanti delle altre forze armate.