AGI - “Non ha più alcun senso parlare di colori per le regioni: servono misure circoscritte, chirurgiche, non a livello regionale ma comunale, perché nella stessa regione ci sono province la cui situazione non è assolutamente paragonabile. Bisogna valutare caso per caso”.
Francesco Broccolo, microbiologo dell’Università Milano-Bicocca, in un intervento a SkyTg24 conferma i timori legati alla cosiddetta "variante inglese" del Covid.
“Un altro errore sarebbe abbassare gli indicatori Rt – aggiunge - anche perché già stiamo sbagliando nel mescolare i risultati dei test antigenici di prima generazione e di quelli molecolari, che danno tassi di positività diversissimi". Quella che ne viene fuori “non è una foto realistica”.
La variante inglese "colpisce soprattutto i bambini che erano fino ad adesso piuttosto resistenti all’infezione, per fortuna non sembra dare una malattia più grave nei più piccoli ma è attraverso di loro che riesce a contagiare gli anziani e quindi preoccupa. Non dobbiamo pensare ad una maggiore letalità ma ad una maggiore mortalità ovvero – spiega Broccolo - ad un maggior numero di decessi dovuti ad un maggior numero di infetti: la variante non appare più virulenta di per sè ma capace di infettare più persone e quindi di portarne di più in terapia intensiva”.
La raccomandazione del virologo è quella di “indossare sempre mascherine FFP2 per proteggere se stessi e gli altri”.
“Le soluzioni ce le abbiamo ma non siamo abbastanza sensibilizzati, c’è un problema di comunicazione – sottolinea – E’ evidente che per il cittadino tutte le mascherine sono uguali ma non è cosi, per evitare il lockdown dobbiamo indossare solo ed esclusivamente mascherine FFP2. Non possiamo pensare di salire su una metro senza. Ed anche all’aperto, non si possono vedere assembramenti per lo shopping con gente vicina e la mascherina abbassata sotto il naso. Perchè anche fuori ci si puo’ infettare.