AGI - Quasi 20mila persone in 14 giorni. Questo il bilancio dell'ultima, breve, riapertura della Galleria degli Uffizi, tornata ad accogliere i visitatori il 21 gennaio scorso (dopo la chiusura del museo più lunga dalla fine del secondo conflitto mondiale, ben 77 giorni) e da domani (oggi giorno di ordinaria chiusura ndr), sarà di nuovo inaccessibile al pubblico, per effetto del rientro in zona arancione della Toscana.
Dei 18.146, per l'esattezza, il numero delle persone che nelle due settimane effettive di 'riattivazione' (dal computo dei giorni complessivi vanno esclusi gli weekend e i lunedì, tradizionale giornata di stop del complesso) sono entrate in museo: dopo i 7.300 visitatori dei primi sei giorni di apertura in gennaio, agli Uffizi ne sono arrivati 1.453 il 2 febbraio, 1.085 il 3, 1.215 il 4, 1.734 il 5, 944 il 9, 969 il 10, 1.417 l'11; infine, 2.029 il 12, venerdì scorso, ultima data di apertura e record giornaliero dell'intero periodo.
Da domani dunque, per la Galleria comincia il terzo periodo di chiusura dall'inizio della pandemia: il primo è scattato con il lockdown generale l'8 marzo ed è durato fino al 2 giugno; il secondo è partito il 5 novembre e si è concluso il 20 gennaio.
"I numeri dell'ultima riapertura - spiega il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt - confermano il forte desiderio dei cittadini per la cultura. Speriamo che la nuova chiusura duri poco. Proprio in questi giorni è uscito uno studio dell'Università di Berlino secondo il quale i musei e i teatri a ridotta compresenza sono i luoghi pubblici a minor rischio di contagio: un rischio di gran lunga inferiore a rispetto a supermercati, negozi e ristoranti. L'arte e la cultura sono essenziali per tutti!".