AGI - Aggiornato alle ore 17,31.
Una scossa di terremoto di magnitudo 6,4 ha colpito la Croazia poco prima delle 12,20. Il bilancio è al momento di 5 morti, tra cui una ragazzina di 13 anni.
Il quotidiano croato in lingua italiana La Voce del Popolo di Fiume ha raccontato che il boato è stato percepito in tutto il Paese, ma anche in Italia, Slovenia, Ungheria, Austria, Bosnia ed Erzegovina e Serbia. L'epicentro è stata la città di Petrinja, 23 mila abitanti, ad un centinaio di chilometri da Zagabria, dove già ieri c'era stato un terremoto di magnitudo 5,2.
Le linee telefoniche in Croazia sono andate in tilt. Le immagini diffuse da Petrinja e Sisak, le due città più colpite, sono drammatiche, mostrano edifici crollati e distruzione. Danni anche a Zagabria, la capitale ancora alle prese con le conseguenze del violento terremoto di marzo. La scossa delle 12.19 di oggi è la più violenta mai registrata in Croazia da 140 anni a questa parte.
La terra ha tremato anche in diverse regioni del nord ovest in Italia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, fino in Abruzzo. Trieste.
"Il sisma è stato quattro volte più energetico di Amatrice", ha spiegato a Rainews 24 il presidente dell'Ingv Carlo Doglioni. "C'erano state scosse anche ieri in Croazia - ha ricordato - quindi presumibilmente molte persone non erano a casa, ma questo tipo di scosse puo' causare danni ingenti".
Quanto alle ripercussioni nel nostro Paese, "la struttura che ha generato questo terremoto è indipendente da quelle presenti in Italia, quindi non c'è nessuna correlazione. Ma la scossa è stata chiaramente avvertita in buona parte della Paese, specie nel Nord Est e sulla costa adriatica".
"Si tratta probabilmente della stessa sequenza di lunedì, quando ci sono state scosse fino a magnitudo 5 - conferma all'AGI Alessandro Amato dell'Ingv - e purtroppo il versante adriatico propaga con molta intensità, quindi non sorprende si sia avvertito nel nord est italiano e anche al Centro".
La forte scossa è stata avvertita anche a Zagabria, Fiume, Spalato e Vukovar. "Le prime scene di Petrinja sono davvero drammatiche, ci sono molte macerie", si legge sul sito web di Radio Sarajevo. In un tweet la Croce Rossa Croata, intervenuta per i soccorsi, parla di "situazione molto grave".
La ragazzina morta a Petrinja, ha raccontato il sindaco, Darinko Dumbovic, citato dal tabloid 24sata,, "è rimasta schiacciata dalle macerie di una parte della casa che è crollata". "Stavo cercando mia figlia, ma ho trovato lei, ho cercato invano di rianimarla per 40 minuti poi è arrivata una ambulanza. Ha compiuto 13 anni cinque giorni fa, le ho messo un rosario al collo", ha raccontato un testimone.
La centrale nucleare slovena di Krsko è stata chiusa come misura precauzionale.
Il premier croato, Andrej Plenkovic, è partito per Petrinja e ha riferito che sono stati mobilitati "tutti i servizi disponibili per aiutare le persone e ripulire le zone distrutte. La cosa più importante ora è salvare vite umane".
Il sindaco di Zagabria, Milan Bandic, ha chiesto ai suoi concittadini di non utilizzare le auto per tenere libere le strade ai servizi di emergenza intervenuti dopo lo scossa di terremoto registrata nel Paese e perché possano "ripulire tutto il prima possibile". A Zagabria inoltre, riferiscono i media locali, il traffico è in tilt perché manca l'elettricità e i semafori non funzionano. Interrotte le linee telefoniche e non funziona Internet.