AGI - Il suo nome è legato alla ‘mitica’ pista da discesa libera della Val Gardena, la Saslong. Ebbene, la società che gestisce l’impianto, Funivie Saslong Spa, ha deciso che non aprirà la stagione sciistica 2020/2021.
Il primo impianto a prendere una decisione "controcorrente"
Si tratta del primo impianto in Italia che ha preso una decisione ‘controcorrente’ e non aspettare il 7 gennaio 2021, data ipotizzata per l’apertura degli impianti di risalita.
In questi giorni la cabinovia è aperta ad uso esclusivo degli atleti, e relativi tecnici, che venerdì e sabato prenderanno parte alle classiche gare di Coppa del mondo. L’impianto Saslong è uno dei punti di partenza (o arrivo) del tradizionale carosello sciistico del Sellaronda.
“Le Funivie Saslong spa di Selva di Val Gardena hanno deciso, vista la totale incertezza da parte della politica di prendere una decisione chiara concreta, logica, risolutiva e soprattutto umana, non aprendo per la stagione 2020/2021”, scrivono in una lunga nota pubblicata sui social.
"Altri impianti insensibili al sacrificio dei medici"
La Saslong vuole “dissociarsi completante dal consorzio esercenti impianti a fune Val Gardena Alpe di Siusi per la sua poca sensibilità verso il duro prezzo pagato da tutti i medici, infermieri, volontari che con il loro appassionato, professionale ed esemplare sacrificio hanno permesso a tutti noi di poter parlare ancora di cose puramente venali ed individualistiche”.
I gestori dell’impianto che parte della Ruaccia e arriva alla vetta del Ciampinoi ai piedi del Sassolungo, precisano: “Non abbiamo bisogno che ce lo dica il Governo che dobbiamo chiudere o aprire, siamo gente dotata di buon senso e carattere per capire ciò che dobbiamo fare e quando dobbiamo farlo”.
"Visto il numero dei decessi e la pressione sugli ospedali, se la ragione ed il buon senso prevarranno, dovremmo accettare la rinuncia all’apertura degli impianti”, spiegano i responsabili delle Funivie Saslong.