AGI - "La serrata di Natale è inevitabile se vogliamo evitare la terza ondata". Così la Fondazione Gimbe nel suo monitoraggio settimanale relativo al periodo che va dal 9 al 5 dicembre. La fondazione sottolinea che "la discesa dei contagi e' troppo lenta, gli ospedali sono ancora saturi, i decessi nell'ultimo mese sono oltre 20.000 decessi nell'ultimo mese".
Il monitoraggio conferma un lieve rallentamento nella crescita dei nuovi casi, sovrastimato da un ulteriore calo dei tamponi. Cala la pressione sugli ospedali, ma area medica e terapie intensive rimangono sopra soglia di saturazione rispettivamente in 10 e 14 regioni. Continua a salire il numero dei decessi.
"A fronte di questi numeri - sottolinea Gimbe - le (in)decisioni politiche sono in bali'a di conflitti governo-regioni, compromessi partitici e reazioni emotive, piuttosto che essere informate da un piano strategico per tutelare la salute, sostenere concretamente l'economia e gestire le conseguenze sociali della pandemia. Governo e regioni non possono limitarsi a temere la terza ondata, devono arginarla".
Nella settimana 9-15 dicembre, rispetto alla precedente, si osserva una flessione dei nuovi casi (113.182 vs 136.493), a fronte di una riduzione di oltre 88 mila casi testati (462.645 vs 551.068) e di un rapporto positivi/casi testati stabile (24,5% vs 24,8%).
Calano del 9,5% i casi attualmente positivi (667.303 vs 737.525) e, sul fronte degli ospedali, diminuiscono ricoveri con sintomi (27.342 vs 30.081) e terapie intensive (3.003 vs 3.345); in lieve riduzione anche i decessi (4.617 vs 4.879).
In dettaglio, rispetto alla settimana precedente, si registrano le seguenti variazioni: Decessi: 4.617 (-5,4%) Terapia intensiva: -342 (-10,2%) Ricoverati con sintomi: -2.739 (-9,1%) Nuovi casi: 113.182 (-17,1%) Casi attualmente positivi: -70.222 (-9,5%) Casi testati -88.423 (-16,1%) Tamponi totali: -162.837 (-12,9%).