AGI - È morto Enrico Nicoletti: era considerato il 'cassiere' della banda della Magliana, l'uomo capace di far fruttare i soldi accumulati dall'organizzazione criminale che dominò negli anni Settanta, era considerato dagli investigatori a capo di una holding che macinava business. Secondo quanto riporta l'edizione online de Il Messaggero, Nicoletti, 84 anni, è morto in una clinica della capitale dov'era ricoverato da qualche tempo per gravi problemi di salute.
Amante del lusso da ostentare - basti pensare a Villa Osio, un complesso di fine anni Trenta nel verde, in via di Porta Ardeatina, divenuto quasi una reggia che poi gli fu confiscata per poi diventare sede della Casa del Jazz - Nicoletti era originario di Monte San Giovanni Campano, in provincia di Frosinone.
Una 'carriera' cominciata negli anni '60, mettendo a frutto il denaro affidatogli dagli abitanti del quartiere di Centocelle, dove s'era insediato. Poi il ruolo nella banda della Magliana, organizzazione che stese la sua rete su tutte le attività criminali a Roma: rapine, sequestri di persona, controllo del gioco d'azzardo e delle scommesse ippiche, l'assalto ai caveau e poi il traffico di droga, e quest'ultimo significava il 'contatto' con altre organizzazioni criminali di forte spessore ed estese.
Si è detto che fosse legato a Enrico 'Renatino' De Pedis, considerato l'ultimo capo della banda della Magliana, ucciso in un agguato un una via del vcentro della Capitale nel febbraio 1990. E di lui avrebbe avuto in eredità anche alcune proprietà immobiliari. La banda della Magliana è stato anche tema d'interesse della fiction e della cinematografia. Nella serie e nel film 'Romanzo Criminale' c'è la figura del Secco, soprannome di Claudio Usignoli, ispirato proprio alla figura di Enrico Nicoletti.