AGI - "La probabilità di saturazione dei posti letto, anche quelli attivabili, a 30 giorni, si è un po' allontanata. Cio' vale sia per l'area medica che per le terapie intensive". Lo ha detto il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, al punto stampa sull'analisi dei dati del monitoraggio regionale.
Siamo in plateau, ma teniamo duro con le regole
"Siamo in una fase di plateau, auspichiamo che tenendo duro e rispettando le misure possiamo tornare a un livello accettabile, per convivere con il virus", ha detto Brusaferro secondo cui "non basta l'Rt inferiore a 1, serve un'incidenza compatibile alla possibilità di riportarci alla capacità sistematica di tracciamento. E inoltre la possibilità di non dilazionare le risposte sanitarie per patologie non Covid. Questo insieme di elementi deve aiutarci a creare le condizioni per continuare a vivere col Covid. Ci aspettiamo nei prossimi mesi di convivere con questa epidemia".
Rt scende ma l'obiettivo è stare sotto l'1
"Non dobbiamo cantar vittoria perchè l'Rt è ancora sopra 1, l'obiettivo è arrivare sotto 1. Una crescita anche lenta non è un obiettivo da perseguire, vogliamo perseguire una decrescita rapida dei casi", ha spiegato il presidente dell'Iss. "Abbiamo l'indicazione di un Rt che sta decrescendo, sappiamo che l'incidenza segue a distanza di qualche giorno. Dobbiamo guardare con grande attenzione i dati per capire se inizia una decrescita rapida. Certamente fino a che non ci sono chiari segni di decrescita sotto una certa soglia, che consenta il tracciamento sistematico, diventa difficile ipotizzare un rilassamento delle misure".
Superata soglia di rischio in terapia intensiva
"In questo momento vediamo ancora un'Italia monocolore, l'epidemia colpisce tutto il Paese", ha detto Brusaferro. "Ormai praticamente in tutta Italia sono state superate le soglie di rischio in terapia intensiva. Vuol dire che diffusamente ci troviamo in una situazione in cui l'attività programmata per i bisogni di salute viene dilazionata per far fronte a questa domanda di assistenza per Covid".
Cresce a 48 anni l'età media dei pazienti
"L'età mediana lentamente cresce. Oggi è a 48 anni, ancora sotto i livelli raggiunti a febbraio-marzo ma è in crescita. La quota di persone positive sopra i 70 anni continua a crescere". ha fatto sapere Brusaferro.
Un patentino per i vaccinati? Esiste già
Ci sarà un "patentino" per i vaccinati contro il Covid? "Esiste già archivio delle persone che si vaccinano, esiste un certificato di vaccinazione. E' chiaro che vaccinarsi implica avere una registrazione di queste cose. Credo che parliamo di un registro vaccinale, sarebbe impossibile gestire un programma di sanita' pubblica senza avere un registro di vaccinazioni", ha sottolineato Brusaferro.