AGI - Dopo le condanne arriva la confisca: le grandi ricchezze accumulate da Michele Guglielmino in Sicilia passano nelle mani dello Stato.
Considerato vicino al clan mafioso Cappello "Michele da Gesa", catanese di 51 anni, già coinvolto in traffico di droga, è ritenuto di 'qualificata pericolosità sociale'.
I beni sequestrati ammontano a 31 milioni di euro: due società di capitali con dodici supermercati della catena G.M.; un'impresa individuale con un distributore di carburanti, sette immobili (terreni e fabbricati), cinque veicoli; vari conti correnti e rapporti finanziari intestati a familiari.
Numerosi collaboratori di giustizia hanno tratteggiato la capacità di Guglielmino di inserirsi nel mercato della grande distribuzione di generi alimentari, reimpiegando il denaro provento delle attività illecite.
Vicino a Angelo Cacisi, elemento di vertice del clan Cappello, Guglielmino era stato arrestato nelle operazioni antimafia "Ramazza" (2004, Squadra Mobile di Catania, per associazione mafiosa, sebbene poi assolto), "Clapton" (2006, Squadra Mobile di Enna, per stupefacenti) e Night life (2007, Squadra Mobile di Catania, per stupefacenti), ed era stato già sottoposto sia alla misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel 2008, sia alla misura di sicurezza personale della libertà vigilata nel 2013.