AGI - "Stiamo lavorando alacremente al piano di distribuzione, conservazione e somministrazione dei vaccini anti Covid". Lo ha detto il commissario straordinario per l'emergenza Covid-19, Domenico Arcuri, nel corso di una conferenza stampa convocata per fare il punto sulle attività di contenimento e contrasto all'epidemia.
"Si tratterà della più grande campagna di somministrazione di vaccini mai vista"
"Le do un auspicio ma non una previsione, penso che la quantità di vaccini che arriveranno nel nostro paese sarà una quantità crescente. Io penso che entro qualche mese potremo arrivare nel corso del 2021 alla cosiddetta somministrazione su larga scala".
"Sulla base delle previsioni, non ancora validate, una parte importante della popolazione potrà essere vaccinata nel primo semestre del prossimo anno o entro il terzo trimestre del prossimo anno. Bisognerà vedere se i processi autorizzativi andranno tutti in porto e se tutti gli italiani vorranno farsi il vaccino".
"Dobbiamo essere in grado di vaccinare ogni italiano che lo vorrà" ha aggiunto il commissario precisando che per ora però "non è previsto l'obbligo" di vaccinarsi.
Quindi, ha concluso: "Non conosciamo quanti italiani vorranno farsi il vaccino".
"Stiamo progettando una piattaforma informatica che consentirà di gestire il processo di somministrazione, la verifica della somministrazione per sapere come si chiamano le persone che hanno fatto il vaccino e dove lo hanno fatto, per seguire la tracciabilità di questi beni sul territorio".
E in risposta a chi gli chiedeva se si pensa a un certificato speciale o patentino per i vaccinati, ha aggiunto: "Sarà possibile e sarà il ministero della Salute a stabilire concretamente come".
"Due giorni fa il ministero della Salute dopo un lavoro lungo ed analitico ci ha dato le specifiche delle siringhe necessarie a somministrare i sindaci: lunedì bandiremo la gara" per l'acquisizione delle quantità richieste.
"Non so se siamo in ritardo, ho la presunzione di credere di no - ha spiegato Arcuri - sarebbe paradossale avere i vaccini e non le siringhe".
"I frigoriferi? Se non ci fossero sarebbe impossibile avere i vaccini. Certo che ci sono".
"Abbiamo chiesto alle Regioni di evidenziare il fabbisogno di ossigeno che ci sembrava cominciassero a scarseggiare. Mediamente non c'è una carenza di ossigeno liquido ma una carenza delle bombole. Abbiamo cominciato a contattare i principali produttori di queste bombole che devono essere già predisposte con l'ossigeno all'interno. Ci sembra, negli ultimi giorni, di aver ricevuto una buon risposta".