AGI - Un'esortazione a non lasciarsi contagiare dall'indifferenza e a tendere la mano agli ultimi delle nostre città: è il messaggio lanciato da papa Francesco nella messa in San Pietro per la quarta Giornata mondiale dei poveri e poi all'Angelus. "Oggi, in questi tempi di incertezza e fragilità, non sprechiamo la vita pensando solo a noi stessi, con l'atteggiamento dell'indifferenza", ha chiesto il Pontefice, "non illudiamoci dicendo: 'C'è pace e sicurezza!'. San Paolo ci invita a guardare in faccia la realtà, a non lasciarci contagiare dall'indifferenza".
La fame attorno a noi
Poi prima dell'Angelus Papa Francesco ha ricordato che "c'e' tanta fame anche nel cuore delle nostre città" e ha avvertito "quelli che dicono 'i vescovi non parlino dei poveri ma della Vita Eterna'": è Gesù che "ha insegnato a parlare dei poveri, il Vangelo è per i poveri". Bergoglio ha sottolineato che "non fare del male è buono, ma non fare del bene non è buono". L'invito quindi è "tendi la tua mano al povero", "guarda a chi ha più bisogno".