AGI - Il Network italiano bunker e rifugi antiaerei ha lanciato un appello perché siano immediatamente fermate le ruspe che nei giorni scorsi hanno iniziato la demolizione di un piccolo bunker italiano della Seconda guerra mondiale a Focene (Fiumicino) per fare posto ad un'abitazione di edilizia privata.
"La demolizione, che ha già danneggiato la parte posteriore della struttura bellica in cemento, e' stata avviata nonostante una diffida inviata dalla Soprintendenza per l'Area metropolitana di Roma, che ha segnalato l'assenza nella procedura di autorizzazione della preventiva verifica di interesse del bene. Ad oltre 75 anni dalla loro costruzione, infatti, i bunker sono tutelati "ope legis" dal Testo unico dei Beni culturali", informa l'associazione in una nota.
Questa mattina a Focene (Fiumicino) si è svolta una manifestazione dei residenti in difesa del "fortino" e del suo valore di memoria storica. Si tratta della prima protesta pro bunker che si sia mai svolta in Italia.
"Il bunkerino di Focene - ricorda Lorenzo Grassi, coordinatore del Gruppo Ipogei bellici dell'Associazione Sotterranei di Roma - non è un semplice rudere di cemento da bonificare e togliere di mezzo, ma un tassello dell'importante sistema difensivo dei Caposaldi realizzato nei primi anni Quaranta per prevenire un eventuale sbarco sul litorale romano con attacco alla Capitale. Va dunque preservato, al limite con un suo trasloco e una musealizzazione. E' ciò che sta avvenendo in molte altre parti d'Italia. Ci auguriamo che le ruspe siano fermate immediatamente".