AGI - Dopo 9 anni di chiusura lo stadio Flaminio di Roma attende ancora di conoscere il suo futuro. Oggi il Campidoglio ha presentato il piano di conservazione della struttura, costruita per le Olimpiadi del 1960 su progetto di Pier Luigi Nervi e che oggi versa in stato di abbandono.
Il piano è stato realizzato dal Dipartimento di Ingegneria dell'Università La Sapienza anche grazie a un contributo della Getty Foundation. Il corposo volume, curato dal professor Francesco Romeo e dal suo team, illustra lo stato di conservazione e i vincoli architettonici che insistono sulla struttura. Nessuna novità però su potenziali finanziamenti per la ristrutturazione dell'impianto.
Nelle scorse settimane il Campidoglio, nella memoria di giunta con cui sono state chieste risorse del Recovery Fund, ha stimato 80 milioni di euro e 5 anni di tempo per il recupero della struttura.
"Ci siamo interrogati sull'area, ci sono attorno opere che devono essere recuperate, non possiamo rassegnarci al fatto che le opere restino abbandonate al loro destino. Noi partiamo da questo studio e credo che a breve ci saranno possibilità di sviluppo che diventeranno sempre più concrete", ha detto la sindaca Virginia Raggi.
L'assessore comunale allo sport Daniele Frongia, ha aggiunto:"Abbiamo scartato da subito le idee come la demolizione parziale o totale dell'impianto, ne era arrivata una, ad esempio, negli scorsi anni dal gruppo di Massimo Ferrero. Oppure le proposte di sostituzione con un parcheggio o un centro commerciale. Questo di oggi è un piano concreto per dare un futuro allo stadio Flaminio. Ci sono state molte richieste di abbattimento parziale o totale".