AGI - Un bando per duemila operatori sanitari per potenziare le attività di tracciamento. È quanto ha annunciato ieri dal ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, nel corso della riunione con i presidenti di Regione.
"Con ordinanza di Protezione civile creiamo un contingente per potenziare le reti sanitarie interne alle Asl e rafforzare le operazioni di tracciamento", ha affermato. Il modello è simile a quello già messo in atto nei mesi scorsi con medici e infermieri volontari per gli ospedali e operatori socio sanitari per carceri e Rsa.
Due i profili: 500 persone lavoreranno sulla richiesta di informazioni e sulle procedure da seguire, gli altri 1500 operatori socio sanitari per effettuare tamponi, test e tracciamento.
"Al fine di garantire l'operatività del sistema di ricerca e gestione dei contatti dei casi di covid il dipartimento della Protezione Civile con apposito avviso provvede al reperimento su base regionale di 1500 unità di operatori sanitari individuati tra medici abilitati non specializzati, infermieri, assistenti sanitari, tecnici della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro" in possesso "dei relativi titoli abilitativi e regolarmente iscritti agli ordini professionali o albi professionali, nonché studenti iscritti al terzo anno dei corsi di laurea triennali delle suddette professioni sanitarie ed in regola con i crediti formativi universitari previsti dal relativo piano di studi. Inoltre si provvede al reperimento di 500 unita' di addetti ad attivita' amministrativa di età tra i 18 e i 30 anni in possesso di diploma di scuola secondaria di secondo grado e di patente europea ECDL".
L'ordinanza è firmata dal capo del Dipartimento della Protezione Civile Angelo Borrelli e verrà inviata oggi ai governatori. "Gli studenti iscritti al terzo anno dei corsi di laurea in infermieristica, assistenza sanitaria e tecniche della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro coadiuvano i professionisti sanitari impiegati nel contact tracing", si specifica.
"Le predette unità di operatori sono ripartite tra le regioni e le province autonome sulla base della popolazione ivi residente", si legge nel documento visionato dall'AGI.
Per quanto riguarda le figure nell'ambito sanitario alla Lombardia verranno destinate 250 unità, 144 alla Campania, 146 al Lazio, 124 alla Sicilia, 122 al Veneto, 108 al Piemonte, 100 alla Puglia, 93 alla Toscana, 39 alla Liguria. 33 all'Abruzzo, 48 alla Calabria, 30 al Friuli, 38 alle Marche, 41 alla Sardegna, 22 all'Umbria, 14 alla Basilicata, 8 al Molise, 3 alla Val d'Aosta.
"Gli incarichi di lavoro autonomo, anche di collaborazione coordinata e continuativa, saranno di durata massima non superiore al 31 gennaio 2021 prorogabili in ragione del perdurare delle esigenze dello stato di emergenza con successiva ordinanza del capo Dipartimento della Protezione Civile nei limiti delle risorse disponibili", si sottolinea.
"Agli operatori incaricati - si legge nell'ordinanza - viene riconosciuto un compenso orario pari a 30 euro lordi per i medici, 26 lordi per gli infermieri assistenti sanitari, tecnici della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro, 15 lordi per gli studenti e gli addetti alle attività amministrative, "omnicomprensivi di tutti gli oneri fiscali assicurativi previdenziali e di ogni altro onere eventualmente previsto a carico dell'incaricato e del datore di lavoro".
La prestazione lavorativa è di 35 ore settimanali per i medici, infermieri, gli assistenti sanitari, i tecnici della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro e gli addetti alle attività amministrative e di 20 ore settimanali per gli studenti. Nell'articolo 3 dell'ordinanza riguardante le disposizioni finanziarie si specifica che "agli oneri derivanti dalla presente ordinanza si provvede nel limite massimo complessivo di 25,725 milioni di euro a valere sulle somme stanziate per le emergenze".
(Articolo aggiornato alle ore 17,25).