AGI - Nelle banche del sangue dei sistemi regionali italiani sono attualmente disponibili 3.185 subunità di plasma iperimmune donato da pazienti guariti dal Covid-19, raccolto da 113 servizi trasfusionali distribuiti su tutto il territorio nazionale. È il risultato del monitoraggio che il Centro Nazionale Sangue (Cns) effettua periodicamente presso le regioni italiane.
Il sistema trasfusionale italiano, oltre all'impegno nel test clinico nazionale 'Tsunami', è coinvolto in due progetti europei sul plasma iperimmune. Il primo, spiega il Cns, è 'Support-E' e ha come obiettivo la valutazione, basata su evidenze scientifiche, delle terapie a base di plasma da Convalescente Covid-19 (CCP) e il raggiungimento di una armonizzazione fra tutti gli stati membri sull'utilizzo clinico piu' appropriato, anche attraverso l'uso del database europeo sul CCP di recente costruzione.
Il progetto vede la partecipazione di due centri italiani e del Cns, che coordina il Working Package sulla dissemination. L'altro progetto si chiama 'Esi' (ovvero Emergency Support Instrument) e prevede la disponibilità di fondi Ue per supportare la raccolta di plasma da convalescente Covid-19 da parte di Servizi Trasfusionali e associazioni di donatori. I servizi trasfusionali italiani hanno presentato una proposta attraverso il coordinamento della regione Lombardia.
La fase di valutazione delle proposte da parte della Commissione Europea sta per concludersi. Entro ottobre gli applicants verranno contattati circa l'esito delle istanze presentate.