AGI - Cicatrici da probabili torture, una quarantena senza cure adeguate, lo sbarco urgente ritardato, il coma, la morte. E' morto, con questo scenario sullo sfondo, nell'ospedale Ingrassia di Palermo un migrante 15enne sbarcato dalla nave-quarantena Allegra nei giorni scorsi. Venerdì scorso il migrante, proveniente dalla Costa d'Avorio, era entrato in coma, spiegava lo stesso giorno Alessandra Puccio, tutrice legale del minore non accompagnato. Il migrante A. D. era stato per 15 giorni in quarantena sulla nave "sebbene in stato di salute molto grave".
"Il suo corpo - proseguiva Puccio - e' martoriato da segni di tortura; il viaggio non sara' stato facile segni di denutrizione e disidratazione. Dopo aver superato i test con la somministrazione di due tamponi negativi e' sbarcato ed e' subito stato ricoverato all'ospedale Cervello". Entrato in coma, il 15enne "e' stato trasferito all'ospedale Ingrassia perche all'ospedale Cervello non c'erano posti in rianimazione. Mi auguro che ce la faccia ma non posso non pensare a quei 15 giorni in cui in quarantena non ha ricevuto cure".
Il migrante era stato trasferito probabilmente dalla nave di Open Arms il 18 settembre scorso sulla Allegra dopo dieci giorni dai primi soccorsi in mare. Il "travagliato" trasbordo, come ricostruisce il sito Mediterraneo, avvenne al termine di una "procedura di chiusura di evento sar ritardata dalle autorita' italiane". Dalla nave della ong spagnola, raccontò allora Sergio Scandura di Radio Radicale, si erano gettati in mare diversi migranti.
Il 28 settembre l'ivoriano viene visitato dal medico, "chiamato dai compagni del paziente visibilmente allarmati dalle sue condizioni". "Mi riferiscono - afferma il referto, che l'AGI ha letto - che non parla e non si nutre da circa tre giorni. Il paziente e' apiretico, apparentemente disorientato, poco collaborante...all'ispezione sono visibili numerose cicatrici verosimilmente conseguenti a torture subite in carcere in Libia (questo dato viene riferito da un compagno di viaggio)...il pazienta lamenta dolore in sede lombale bilaterale. Manovra di Giordano positiva. Si sospetta un coinvolgimento renale conseguente a stato di disidratazione".
Il 29 settembre, prosegue il referto, "le condizioni generali del paziente appaiono peggiorate. I compagni riferiscono che si rifiuta di bere arrivando a sputare l'acqua che gli viene offerta. Rifiuta terapia di qualsiasi tipo...il paziente necessita urgentemente di ricovero in struttura adeguata per studio approfondito di apparato urinario e reintegro alimentare per stato di grave malnutrizione e denutrizione volontaria. Per i motivi citati richiedo urgente sbarco del paziente". Secondo la ricostruzione di Puccio il migrante è stato fatto sbarcare giovedì 1 ottobre, due giorni dopo la raccomandazione contenuta nel referto.
Intanto, oggi cinque migranti a bordo di una imbarcazione in difficolta' proveniente dalla Libia hanno chiesto aiuto chiamando Alarm Phone. Uno di loro - afferma un tweet della ong - ha "urgente necessita' di dialisi". L'imbarcazione si trova nella Sar maltese.