AGI - "L'antidoto al Covid a partire da novembre": sul futuro del vaccino anti-Covid Piero Di Lorenzo, capo di Irbm, il centro di ricerca di Pomezia, esprime in un'intervista alla Stampa "un prudente e fiducioso ottimismo", sostenendo che il candidato vaccino messo a punto a partire da gennaio con lo Jenner Institute di Oxford, prodotto dalla multinazionale britannica AstraZeneca, "è il primo nel mondo occidentale a essere preso in esame da una agenzia regolatoria".
Quindi si tratta del "primo passo dell'iter di validazione" anche se "i tempi canonici per l'esame possono essere anche di mesi, con tempi stretti potrebbe essere un mese o poco piu'". Ad ogni modo il traguardo sembra vicino. Quanto all'entità della produzioni di dosi, Di Lorenzo dichiara: "Diciamo tra 15 e 20 milioni da distribuire in Europa. Se tutto va bene entro fine anno in Italia dovrebbero arrivare 3 milioni di dosi", che verranno così somministrate, secondo il piano del ministro Speranza.
"Subito il personale sanitario, quindi si passerà alle forze dell'ordine e poi probabilmente agli ospiti delle Rsa". L'Europa ha tuttavia "pre-acquistato 300 milioni di dosi e opzionato 100 milioni, che arriveranno entro giugno 2021, compresi i 70 milioni di vaccini destinati all'Italia".