AGI - Oggi il Papa ha accettato la rinuncia dalla carica di Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi e dai diritti connessi al Cardinalato, presentata dal cardinale Giovanni Angelo Becciu. Lo rende noto la sala stampa della Santa Sede. Non si conoscono ancora i motivi che hanno portato alle sue dimissioni ma il cardinale Becciu era finito - quando era sostituto alla Segreteria di Stato - al centro dell'inchiesta sulla compravendita del palazzo di lusso in Sloane Avenue nel centro di Londra (del valore di oltre 200 milioni di euro) e sui flussi finanziari dei conti sui cui transita l'Obolo di San Pietro.
"Non abbiamo mai utilizzato i soldi dell'Obolo di San Pietro per i poveri, per fare speculazioni", aveva precisato Becciu sottolineando di aver "acceso un mutuo" e che l'acquisto del palazzo di Londra "era un'occasione propizia" per sfruttare meglio capitali che la Segreteria di Stato disponeva. "E' prassi che la Santa Sede - aveva spiegato - investa in palazzi e poi era un'occasione buona e opportuna perché con la Brexit il valore di questa casa è triplicato".
L'inchiesta avviata nel 2019 da due denunce presentate dallo Ior e dal Revisore Generale, ha portato alla sospensione di cinque funzionari (due dirigenti della Segreteria di Stato, Vincenzo Mauriello e Fabrizio Tirabassi, un'addetta all'amministrazione, Caterina Sansone e due alti dirigenti vaticani, monsignor Maurizio Carlino, capo dell'Ufficio informazione e Documentazione, e l'ex direttore dell'Aif Tommaso Di Ruzza). Lo scorso giugno era stato arrestato - e poi liberato - dalla Gendarmeria vaticana il broker di Termoli, Gianluigi Torzi.